Difference between revisions of "Page:Il mappamondo cinese del P. Matteo Ricci.pdf/15"

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mappamondo ricciano, le sue edizioni e ristampe, le cinque copie attualmente esistenti di cui si discute l'autenticità o meno, il contributo del [[citesName::Ricci]] alle conoscenze geografiche e cartografiche dei Cinesi, le fonti del suo mappamondo.
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Due indici, quello dei nomi geografici che s'incontrano sul mappamondo ricciano coll'indicazione del luogo esatto in cui si trovano, e quello analitico di tutto ciò che è contenuto nel [[citesWork::Saggio Storico]][[citesWork::]], nelle [[citesWork::Leggende del mappamondo]] e nelle [[citesWork::Note alle Tavole geografiche]] renderanno relativamente facili le ricerche degli studiosi.
La seconda parte, che porta il titolo di ''Tavole Geografiche'' (fuori testo), riproduce l'originale cinese del mappamondo vaticano con accanto la traduzione italiana. Dopo una Tavola che dà l'insieme dei sei quadri dell'originale e un'altra che dà l'insieme della traduzione, viene la riproduzione dei singoli quadri originali (ciascuno diviso in due metà) colla traduzione italiana di essi di fronte, dove ciascun nome e ciascuna leggenda occupa esattamente lo stesso posto che nell'originale. In tal modo, i geografi, gli storici di geografia, e gli studiosi in genere, anche se completamente ignari della lingua cinese, possono facilmente e esattamente rendersi conto di tutto quello che il [[citesName::Ricci]] ha messo sul suo mappamondo di [[citesPlace::Pechino]] del 1602. Per fare opera completa sono stati riprodotti pure gli altri quattro esemplari del mappamondo ricciano che esistono altrove nel mondo, anche se solo uno di essi sia autentico.
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L'opera certo non è ancora perfetta. In modo particolare avrei desiderato che il testo cinese fosse più leggibile sulle riproduzioni dell'originale e che le leggende della traduzione spiccassero maggiormente: la cosa non ha dipeso da me, ma da chi ha curato queste Tavole. Con maggior diligenza da parte dello stampatore delle medesime Tavole, si avrebbero potuto evitare parecchi errori tipografici occorsi nelle [[citesWork::Carte geografiche]]. Avrei inoltre desiderato di non lasciare nessun nome geografico non identificato. Ma tutto ciò non mi è stato possibile. Il presente lavoro resta dunque suscettibile di ulteriori ritocchi e perfezionamenti.
La terza parte, che va sotto il titolo di ''Note alle Tavole Geografiche'' (pp.193 - 238), chiarifica, in 500 note, qulache punto ascuro tanto nei nomi geografici, quanto delle leggende del mappamondo ricciano. In queste note spesso ho riportato la fonte europea o cinese di cui il Ricci ha fatto uso, oppure ho dato qualche spiegazione sinologica, storica, geografica o critica delle parole che potevano fare difficoltà a un lettore poco addentro nella sinologia.
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Così com'è, però, la presente opera dovrebbe interessare i dotti e le grandi biblioteche del mondo. In tal modo, questo mappamondo ricciano, restato per gli Occidentali libro chiuso per più di tre secoli, adesso, per la prima volta, potrà essere di utilità generale a tutti gli studiosi.
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Speciali e sentiti ringraziamenti debbo al [[citesName::prof. Paolo Pelliot]] per parecchie utilissime indicazioni che si è compiaciuto di darmi e per l'interesse mostrato a questa opera.
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Al [[citesName::P. Lorenzo Rocci]] S.I., che è l'autore della dedica latina al [[citesName::S. Padre]], debbo pure un ringraziamento tutto speciale.

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Due indici, quello dei nomi geografici che s'incontrano sul mappamondo ricciano coll'indicazione del luogo esatto in cui si trovano, e quello analitico di tutto ciò che è contenuto nel Saggio Storico, nelle Leggende del mappamondo e nelle Note alle Tavole geografiche renderanno relativamente facili le ricerche degli studiosi. L'opera certo non è ancora perfetta. In modo particolare avrei desiderato che il testo cinese fosse più leggibile sulle riproduzioni dell'originale e che le leggende della traduzione spiccassero maggiormente: la cosa non ha dipeso da me, ma da chi ha curato queste Tavole. Con maggior diligenza da parte dello stampatore delle medesime Tavole, si avrebbero potuto evitare parecchi errori tipografici occorsi nelle Carte geografiche. Avrei inoltre desiderato di non lasciare nessun nome geografico non identificato. Ma tutto ciò non mi è stato possibile. Il presente lavoro resta dunque suscettibile di ulteriori ritocchi e perfezionamenti. Così com'è, però, la presente opera dovrebbe interessare i dotti e le grandi biblioteche del mondo. In tal modo, questo mappamondo ricciano, restato per gli Occidentali libro chiuso per più di tre secoli, adesso, per la prima volta, potrà essere di utilità generale a tutti gli studiosi. Speciali e sentiti ringraziamenti debbo al prof. Paolo Pelliot per parecchie utilissime indicazioni che si è compiaciuto di darmi e per l'interesse mostrato a questa opera. Al P. Lorenzo Rocci S.I., che è l'autore della dedica latina al S. Padre, debbo pure un ringraziamento tutto speciale.