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Civ�t� di Penne,25 juin 1621. L'�veque de C.di Penne et Atri ^928 ---------------------------- _� Bellarmin.^------------------------/ Ill/mo et E/mo Sig/re et padrone mio col/mo
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Ill.mo et R.mo Sig.re et padrone mio col.mo<lb/>
Non ho prima d'adesso fatto reverenza per lettere V.S.Ill/ma, per essere stato impedito da molte occupationi, che sogliono occor rere nel principio della cura pastorale. Sono stato ricevuto da ^fquesta citt� con tanto honore et con tanta dimostratione d'affetto che non ne le potria esplicare. Non manco di fare impresa di diverse cose che tendono all'agumento del culto di S.D.Maest� et all'introdutione d'una bona disciplina ecclesiastica. Fino adesso ho predica to ogni giorno di festa, ho messo in pratica una letione di casi di ^ conscienza, la quale si legge alternativamente da diversi religiosi nel vescovato: ho instituito una congregatione di riti et cerimonie ecclesiastiche, et ancora un'altra della consulta per il bon gover no di tutta la diocesi; ho dato principio nella cathedrale nelli giorni di domenica ad insegnare la dottrina Christiana; se il Signo/fre mi conceder� sanit�, ho desiderio di far cose maggiori. Il capi tolo della cathedrale volontariamente, senza che da me li sia stato comandato, ha messo la vera regola in choro di salmeggiare pausatamente et con devotione come se fossero religiosi claustrali.
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Non ho prima d'adesso fatto reverenza per lettere à V.S. Ill.ma, per essere stato impedito da molte occupationi, che sogliono occorrere nel principio della cura pastorale. Sono stato ricevuto da questa città con tanto honore et con tanta dimostratione d'affetto che non ne le potria esplicare. Non manco di fare impresa di diverse cose che tendono all'agumento del culto di S.D. Maestà et all'introdutione d'una bona disciplina ecclesiastica. Fino adesso ho predica to ogni giorno di festa, ho messo in pratica una letione di casi di conscienza, la quale si legge alternativamente da diversi religiosi nel vescovato: ho instituito una congregatione di riti et cerimonie ecclesiastiche, et ancora un'altra della consulta per il bon governo di tutta la diocesi; ho dato principio nella cathedrale nelli giorni di domenica ad insegnare la dottrina Christiana; se il Signo.re mi concederà sanità, ho desiderio di far cose maggiori. Il capitolo della cathedrale volontariamente, senza che da me li sia stato comandato, ha messo la vera regola in choro di salmeggiare pausatamente et con devotione come se fossero religiosi claustrali.<lb/>
Non sono ancora andato a fare l'ingresso nella citt� d'Atri, ^^perche essendo stata mortificata per il decreto fatto dalla Sacra
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Non sono ancora andato a fare l'ingresso nella città d'Atri, perche essendo stata mortificata per il decreto fatto dalla Sacra
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congregatione che io facessi il primo ingresso in Cività di Penne, si lasciano intendere che non vogliono mettere in pratica quello che dispone il cerimoniale, et è di non volere portare il baldachino quando il vescovo entra pontificalmente. Io, se non avessi intesa questa loro pretensione, potevo entrare privatamente senza solennità, ma havendo hauto notitia della difficoltà che fanno, se andassi privatamente, mi parria di tolerare il pregiuditio della chiesa. V. S. Ill.a mi faccia gratia scrivermi che ne sente et se li pare che io ne dia conto alla Sacra congregatione.<lb/>
questa loro pretensione, potevo entrare privatamente senza solenni t�, ma havendo haute notitia della difficolt� che fanno, se andassi privatamente, mi parria di tolerare il pregiuditio della chiesa. V. S.Ill/a mi faccia gratia scrivermi che ne sente et se li pare che io ne dia conto alla Sacra congregatione.
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Mi raccomando di core all'orationi di V.S. Ill.ma et le faccio humilissima reverenza.
Mi raccomando di core all'orationi di V.S.Ill/ma et le faccio humilissima reverenza.
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Ill.mo et R.mo Sig.re et padrone mio col.mo
Non ho prima d'adesso fatto reverenza per lettere à V.S. Ill.ma, per essere stato impedito da molte occupationi, che sogliono occorrere nel principio della cura pastorale. Sono stato ricevuto da questa città con tanto honore et con tanta dimostratione d'affetto che non ne le potria esplicare. Non manco di fare impresa di diverse cose che tendono all'agumento del culto di S.D. Maestà et all'introdutione d'una bona disciplina ecclesiastica. Fino adesso ho predica to ogni giorno di festa, ho messo in pratica una letione di casi di conscienza, la quale si legge alternativamente da diversi religiosi nel vescovato: ho instituito una congregatione di riti et cerimonie ecclesiastiche, et ancora un'altra della consulta per il bon governo di tutta la diocesi; ho dato principio nella cathedrale nelli giorni di domenica ad insegnare la dottrina Christiana; se il Signo.re mi concederà sanità, ho desiderio di far cose maggiori. Il capitolo della cathedrale volontariamente, senza che da me li sia stato comandato, ha messo la vera regola in choro di salmeggiare pausatamente et con devotione come se fossero religiosi claustrali.
Non sono ancora andato a fare l'ingresso nella città d'Atri, perche essendo stata mortificata per il decreto fatto dalla Sacra congregatione che io facessi il primo ingresso in Cività di Penne, si lasciano intendere che non vogliono mettere in pratica quello che dispone il cerimoniale, et è di non volere portare il baldachino quando il vescovo entra pontificalmente. Io, se non avessi intesa questa loro pretensione, potevo entrare privatamente senza solennità, ma havendo hauto notitia della difficoltà che fanno, se andassi privatamente, mi parria di tolerare il pregiuditio della chiesa. V. S. Ill.a mi faccia gratia scrivermi che ne sente et se li pare che io ne dia conto alla Sacra congregatione.
Mi raccomando di core all'orationi di V.S. Ill.ma et le faccio humilissima reverenza.
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