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Venise,13 mars 1621. Charles Querini � Bellarmin.
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Ill.mo et R.mo Sig.re Sig.re colendissimo<lb/>
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Tutti questi giorni non ho atteso ad altro che à quello che scrissi per altre mie à V.S. Ill.ma; onde havendo raccolto da diverse parti molti di questi libretti che le invio, ho fatto secretamente et con cautione un buon fuoco à lode et gloria di Sua divina Maestà per beneficio dell'anime et della republica istessa, la quale non è conscia di questi fatti così pernitiosi alle città et regni: perche secondo la sua solita pietà ne farebbe quelle dimostrationi che sarebbono necessarie; et pure difficilmente ancora le potrebbe apportar rimedio; perchè sono portati di nascosto et a pochi per volta et come le scrissi. Ma io che ho li mesi non sospetti à coloro, ho potuto con destrezza, se bene con alcuna difficoltà, adempir con somma mia consolatione questa buona operatione, essendo io prontissimo per la santa fede metter il sangue et la vita istessa. Spero anco di far altri beni in questo proposito et haver altri lumi et indrizzi di non pocha stima (havendo io ciò sopra modo à cuore), quali tutti al la mia venuta costì doppo le sante feste, piacendo al Signore, le saranno da me communicati, insieme anco (secondo ch'io giudico) con li mezi opportuni et strade necessarie, per darli, secondo il mio debole discorso, rimedio con soddisfatione universale et con quella soavità che stimo io necessaria, rimettendomi però in tutto et per tutto alla molta prudenza et pietà di V.S. Ill.ma et R.ma. Non credo già che, se io, per queste occasioni et occupationi, tardassi alcuna settimana nell'adempire il mio desiderio di venir costì con l'habito clericale, mi potesse pregiudicare con la benignità grandissima di Sua Santità, se intanto venisse alcuna occasione di beneficarmi, per non esser presente: se bene io stimo più d'adoperarmi in servitio di Dio et massime in questi negotii da me sopra ogn'altri stimati, che qualsivoglia mio interesse o benefitio o di honore o di facoltà, cose caduche et transitorie et da me non tenute in alcun conto, se non in quanto che comporta la necessità naturale, secondo
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ssi per altre m�e � V.S.Ill/ma; onde havendo raccolto da diverse par ti molti d� questi libretti che le invio, ho fatto seoretamente et jTcon cautione un buon fuoco � lode et gloria di Sua divina Maest� per beneficio dell'anime et della republica �stessa, la quale non � con scia di questi fatti cos� pern�tios� alle citt� et regni: perche se condo la sua solita piet� ne farebbe quelle d�mostrationi che sarebbono necessarie; et pure diff�cilmente ancora le potrebbe apportar /^rimedio; perch� sono portati di nascosto et a pochi per volta et co me le scr�ssi. Ma io che ho li mesi non sospetti � coloro, ho potuto con destrezza, se bene con alcuna difficolt�, adempir con somma m�a consolatione questa buona operat�one, essendo io prontissimo per la santa fede metter il sangue et la vita istessa. Spero anco di far /^^altr� beni in questo proposito et haver altri lumi et indrizzi d� non pocha stima (havendo io ci�ssopra modo � cuore), quali tutti al la mia venuta cost� doppo le sante feste, piacendo al Signore, le saranno da me communicati, insieme anco (secondo ch'io giudico) con li mezi opportuni et strade necessarie, per darli,secondo il mio de^^bole discorso, rimedio con sodd�sfatione universale et con quella soavit� che stimo io necessaria, rimettendomi per� in tutto et per tutto alla molta prudenza et piet� di V.S.Ill/ma et R/ma. Non cre do gi� che, se io,per queste occasioni et occupationi, tardassi al cuna settimana nell'adempire il mio desiderio d� venir cost� con 1' ^^^hab�to clericale, mi potesse pregiudicare con la benignit� grandis sima d� Sua Santit�, se intanto venisse alcuna occasione d� benefi carmi, per non esser presente: se bene io stimo pi� d'adoperarm� in servit�o d� Dio et massime in questi negot�i da me sopra ogn'altri stimati, che qualsivoglia mio interesse o benef�tio o di honore o ^^di facolt�, cose caduche et transitorie et da me non tenute in alcun conto, se non in quanto che comporta la necessit� naturale, secondo
 
 
 
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Ill.mo et R.mo Sig.re Sig.re colendissimo
Tutti questi giorni non ho atteso ad altro che à quello che scrissi per altre mie à V.S. Ill.ma; onde havendo raccolto da diverse parti molti di questi libretti che le invio, ho fatto secretamente et con cautione un buon fuoco à lode et gloria di Sua divina Maestà per beneficio dell'anime et della republica istessa, la quale non è conscia di questi fatti così pernitiosi alle città et regni: perche secondo la sua solita pietà ne farebbe quelle dimostrationi che sarebbono necessarie; et pure difficilmente ancora le potrebbe apportar rimedio; perchè sono portati di nascosto et a pochi per volta et come le scrissi. Ma io che ho li mesi non sospetti à coloro, ho potuto con destrezza, se bene con alcuna difficoltà, adempir con somma mia consolatione questa buona operatione, essendo io prontissimo per la santa fede metter il sangue et la vita istessa. Spero anco di far altri beni in questo proposito et haver altri lumi et indrizzi di non pocha stima (havendo io ciò sopra modo à cuore), quali tutti al la mia venuta costì doppo le sante feste, piacendo al Signore, le saranno da me communicati, insieme anco (secondo ch'io giudico) con li mezi opportuni et strade necessarie, per darli, secondo il mio debole discorso, rimedio con soddisfatione universale et con quella soavità che stimo io necessaria, rimettendomi però in tutto et per tutto alla molta prudenza et pietà di V.S. Ill.ma et R.ma. Non credo già che, se io, per queste occasioni et occupationi, tardassi alcuna settimana nell'adempire il mio desiderio di venir costì con l'habito clericale, mi potesse pregiudicare con la benignità grandissima di Sua Santità, se intanto venisse alcuna occasione di beneficarmi, per non esser presente: se bene io stimo più d'adoperarmi in servitio di Dio et massime in questi negotii da me sopra ogn'altri stimati, che qualsivoglia mio interesse o benefitio o di honore o di facoltà, cose caduche et transitorie et da me non tenute in alcun conto, se non in quanto che comporta la necessità naturale, secondo
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