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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
L'Altezza V. S.ma che sà l'osservanza ch'io professavo alla buona memoria del S.r Card.le Aldobrandino, et l'obligo mio verso di quel signore et di tutta sua casa, non poteva se non giudicare ch'io sia stato à parte della perdita, che si è fatta di S.S. Ill.ma. Dio N.S. habbia in cielo quell'anima, come potiamo sperare per le sue gran charità et parti degne d'essere imitate da ogni gran' Principe christiano. Rendo à V.A.S. infinite gratie dell'offitio cortesissimo che si è degnata passar'meco con l'humanissima sua lettera, et col mezo del S.r Cavaliere Baiardi, et gli ne resto obligatissimo. Et pregando all'A.V.S. ogni desiderata felicità, mi rimetto à quanto di più hò discorso con l'istesso Signor Baiardi, con fargli humilissima riverenza. Di Roma il di 9 di Marzo 1621.
Di V.A. S.ma
Servitore aff.mo
Il Card.le Bellarmino
Ser.mo S.r Duca di Parma.