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17 janv.'21. Gu�d�cc�oni � Bell. Minute_de_la._r�Bon^e. / hanno lassato scorrere il tempo, ogni poco di lume di cost� mi saria di grandissimo sollevamento, perche la verit� � che io non vi ho altra repugnanza se non il timore di offendere la chiesa, che non lo far� mai, et, salvo iure Dei et ecclesiae servir� la patria con ^^"ogni mio potere et con particolare gusto. Scusi V.S.Ill/ma la sup plico tanta mia pretensione, perche la necessit� non ha legge, et io per le occorrenze della chiesa trovo serrate tutte le porte, et solo aperta quella del zelo di V.S.Ill/ma, che il Sig/re Dio ce lo pre servi piena di vera prosperit�, et humilissimamente le f� riverenza. Di Lucca li 17 gennaro 1621. Di V.S.Ill/ma et ^/ma Havrei bisogno subbito di qualche risposta per non esser trovato al la sprovista dalla solennit�. Humil/mo et oblig/mo servitore /y" Alessandro vescovo di Lucca. Si risponda che quanto alla candela, io sono di parere che sua Signoria R/ma tolleri che la Signoria non venghi � pigliarla; ma gli si mandi al palazzo dove habita, massime che mi persuado che li Prin cipi assoluti non vadino � pigliarla: come ne anco il Doge di Vene-^tia et ^.di Genova. Nelle altre pretensioni, bene saria rimettersi alla congregatione de Riti. Et se bene, quando non si pu� far'altro, io permette rei qualche cosa,piu tosto che romperla: nondimeno vorrei che in tendessero che lei permette, ma non lode le cose che non stanno be^ ^ n e . V.S.R/ma � prudentissima, et non ha bisogno dalli miei consigli, etc. Arch.Vatic.Gesuiti 16 fol.142=143. Orig. Minute autogr.