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9 sept.1620. Almerino � Bell. Minute de la r�ponse.
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a proseguir animosamente la lite contestata dall'attore assegnante, overo potrò desistere (essendo contraria) da quella coll'accomodarmi in qualche modo per estinguere le fiamme delle liti. E mentre la vò con reverenza et humiltà supplicando della risposta, insieme le auguro da Nostro Signore il premio delle sue sante fatiche. Con che a V.S. Ill.ma inchinevolmente bacio le sacre vesti. <lb/>
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Si risponda che la cosa è chiara, che il patrimonio non gli si può torre fin che V.S. non habbia entrata sufficiente e secura per tutta la vita sua, ò di chiesa o d'altrove; et il Vescovo non può permettere che V.S. rinuntii al patrimonio finchè non sia provista di entrata sicura per tutta la vita.
  
4789
 
  
/ forme) a proseguir animosamente la lite contestata dall'attore asseg nante, overo potr� des�stere (essendo contraria) da quella coll'acco modarmi in qualche modo per est�nguere le fiamme delle liti. E mentre la v� con reverenza et humilt� supplicando della risposta, insieme
 
^^"le auguro da Nostro Signore il premio delle sue sanie fatiche. Con che a V.S.Ill/ma inchinevolmente bacio le sacre vesti. Di Bergamo il di ix settembre 1620 D� V.S.Ill/ma et Rev/ma Humll�ss/o et obl�gat/mo Servitore Giovan Paolo Almerino.
 
  
Si risponda che la cosa � chiara, che il patrimonio non gli si pu� torre fin che V.S. non habbia entrata sufficiente e secura
 
per tutta la vita sua, � d� chiesa o d'altrove; et il Vescovo non pu� permettere che V.S. rinunt�� al patrimonio finch� non sia prov�/^"sta d� entrata sicura per tutta la vita.
 
  
Arch.Vat�c.Gesuiti 17 fol.102=103. Lettre orig. Minute autogr.
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a proseguir animosamente la lite contestata dall'attore assegnante, overo potrò desistere (essendo contraria) da quella coll'accomodarmi in qualche modo per estinguere le fiamme delle liti. E mentre la vò con reverenza et humiltà supplicando della risposta, insieme le auguro da Nostro Signore il premio delle sue sante fatiche. Con che a V.S. Ill.ma inchinevolmente bacio le sacre vesti.
Di Bergamo il di IX settembre 1620
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Humlliss.o et obligat.mo Servitore
Giovan Paolo Almerino.
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Si risponda che la cosa è chiara, che il patrimonio non gli si può torre fin che V.S. non habbia entrata sufficiente e secura per tutta la vita sua, ò di chiesa o d'altrove; et il Vescovo non può permettere che V.S. rinuntii al patrimonio finchè non sia provista di entrata sicura per tutta la vita.