Capua,29 aout 1620. Alexandre d'Angelo � Bnelrlrarmin; minut&e de la r�ponse.
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/ Ill/mo et B/mo Sig/re pna colend/mo
Havendo parso a questi signori essaminatori approdarmi al benefi
cio di B/ta Maria della fossa vacato per morte del Campanile, come
V.S.Ill/ma pi� distintamente intender� dal Sig/r Vicario, h� voluto
jTio darne aviso a V.S.Ill/ma et mandarli l'approbatione supplicandola
mi favorisca della sua bolla come suole, sin che io me l'espedisca
poi dal Papa, et con questa occasione vengo anco a farli sapere che^
per trovarse questo beneficio in aria cattiva, et cosi agravato di
pensione che senza qualche particolar industria nessuno ci pu� vive-
^^?re, � stato causa �he io sia stato solo al concorso, tanto pi� che
se dubitava che V.S.Ilf/ma di nuovo ci remittesse quella pensione
che gi� haveva estinta il Campanile, per� io sperando nell'innata
bont� di V.S.Il^/ma confido che haver� mira che questo beneficio �
curato, et che tiene pi� nome che fatti trovandosi in luocho dove non
./fhon vi sono affittatori, mi sono esposto al concorso facendo anco sa
pere � V.S.Ill/ma che io sono povero, ne sono atto a farci quell'in
dustria che vi faceva il Campanile, la qual dicono sia stata la ca
gione della sua morte, per questo supplico V.S.Ill/ma resti servita
non agravarmi di nuova pensione acci� che io possi vivere ancorch�
^^^poveramente, et attendere al servitio di Dio et di quella cura, et
non all'industria, et anco possi pagare pi� volentieri le pensioni
gi� imposte. Questo � di quanto mi occorre supplicare V.S.Ill/ma alla
quale per fine bacio humil/me le mani, pregandoli dal S/re la vera
felicit�. Da Capua li 29 d'Agosto 1620.
Di V.S.Ill/ma et B/ma
humil/mo et devot/mo servitore
Alessandro d'Angelo
-- -g�^ris^onda, che ho sentito volentieri la sua elettiona-alla curata di Fossa nu�va. Penaioni non ci voglio gat^er�^di nuovo,se non una piccila,che era estinta, d�30^dueatr per il nipote del morto, che � costi et venne � Bomaihubito che mori il zio, et gli^promessi dargli quella-che era estinta,� ci� il povero giovane non perdesse