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4775-6 Rome,18 et 19 aout 1620. Bellarmin au recteur du coll.German�que.
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Molto R.do Padre, Gli fo sapere che il giorno dell'Assuntione della Madonna, pregai il Signor Card.Borghese, che impetrasse da N.S. gratia di non pagare le decime per il collegio Germanico, allegando gli le grandini di Milano duplicate con grandissimo danno, et le altre miserie del collegio, et l'essempio di Papa Clemente. Domandai, se volesse un memoriale: rispose, che io lo mandasse al suo auditore, et io lo mandai assai pieno, et pregai per la presta parlata sua al Papa. Hieri in concistoro domandai, se haveva ottenuta la gratia, il che volevo sapere per ringraziare N.S. nella mia audienza. Mi rispose, che non haveva parlato. Onde io raccolsi, esserci poca speranza. Questo gli scrivo, à ciò sappia, quanto poco potiamo. Ora pro me.<lb/>
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Al molto R.do Padre Rettore del Collegio Germanico.
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Molto R.do Padre mio, Hieri gli diedi poca buona nuova della liberazione del collegio Germanico dalle decime, oggi gli do miglior nuova, perche tornato che fui dalla congregazione del santo offitio, di casa del Card.Aldobrandino, mi venne à parlare il secretario del Card. Borghese, et mi disse che il card. Borghese parlò hieri al Papa con dirgli quanto io gli havevo detto, et scritto, et che il Papa l'intese bene, et ordinò, che si parlasse con li offitiali di questo negotio, et che à me si dicesse che io raccomandasse il negotio al Signor Card.l Aldobrandino, poichè si trattava dell'essempio della santa memoria di Papa Clemente Ottavo. Il che io farò domattina con gratia di Dio, si che il negotio piglia buona piega, senza aiuto del nostro terzo Protettore. La R.V. preghi Dio per me. Di casa li 19. di Agosto 1620.<lb/> Di V.R. <lb/>
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Servo in X°
  
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gratin di non pagare le decime per il collegio Germanico, allegando
 
  
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jTtre miserie del collegio, et l'essempio di Papa Clemente. Domandai,
 
 
 
se volesse un memoriale: rispose, che io lo mandasse al suo auditore,
 
 
 
et io lo mandai assai pieno, et pregai per la presta parlata sua al
 
 
 
Papa. Rieri in concistoro domandai, se haveva ottenuta la gratia, il
 
 
 
che volevo sapere per ringraziare N.S. nella mia audienza. Mi rispo-
 
 
 
se, che non haveva parlato. Onde io raccolsi,esserci poca speranza.
 
 
 
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Di casa li 18.d'Agosto 1620. Di V.R.
 
 
 
Servo in
 
 
 
R.Card.Bellarmino.
 
 
 
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di casa del Card.Aldobrandino, mi venne � parlare il secretarlo del
 
 
 
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con dirgli quanto io gli havevo detto,et scritto, et che il Papa 1'
 
 
 
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gotio, et che � me si dicesse che io raccomandasse il negotio al
 
 
 
Signor Card/l Aldobrandino, poich� si trattava dell'essempio della
 
 
 
santa memoria di Papa Clemente Ottavo. Il che io far� domattina con
 
 
 
gratia di Dio, si che il negotio piglia buona piega,senza aiuto del
 
 
 
nostro terzo Protettore. La R.V. preghi Dio per me. Di casa li 19.di
 
 
 
Agosto 1620. Di V.R.
 
 
 
Servo in X�
 
 
 
^Rom.Arch.Coll.Germ.n.LV f^Z?T"
 
idem f. 165.
 
 
 
 
 
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Molto R.do Padre, Gli fo sapere che il giorno dell'Assuntione della Madonna, pregai il Signor Card.Borghese, che impetrasse da N.S. gratia di non pagare le decime per il collegio Germanico, allegando gli le grandini di Milano duplicate con grandissimo danno, et le altre miserie del collegio, et l'essempio di Papa Clemente. Domandai, se volesse un memoriale: rispose, che io lo mandasse al suo auditore, et io lo mandai assai pieno, et pregai per la presta parlata sua al Papa. Hieri in concistoro domandai, se haveva ottenuta la gratia, il che volevo sapere per ringraziare N.S. nella mia audienza. Mi rispose, che non haveva parlato. Onde io raccolsi, esserci poca speranza. Questo gli scrivo, à ciò sappia, quanto poco potiamo. Ora pro me.
Di casa li 18.d'Agosto 1620.
Di V.R.
Servo in X°
R. Card. Bellarmino.
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Al molto R.do Padre Rettore del Collegio Germanico.
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Molto R.do Padre mio, Hieri gli diedi poca buona nuova della liberazione del collegio Germanico dalle decime, oggi gli do miglior nuova, perche tornato che fui dalla congregazione del santo offitio, di casa del Card.Aldobrandino, mi venne à parlare il secretario del Card. Borghese, et mi disse che il card. Borghese parlò hieri al Papa con dirgli quanto io gli havevo detto, et scritto, et che il Papa l'intese bene, et ordinò, che si parlasse con li offitiali di questo negotio, et che à me si dicesse che io raccomandasse il negotio al Signor Card.l Aldobrandino, poichè si trattava dell'essempio della santa memoria di Papa Clemente Ottavo. Il che io farò domattina con gratia di Dio, si che il negotio piglia buona piega, senza aiuto del nostro terzo Protettore. La R.V. preghi Dio per me. Di casa li 19. di Agosto 1620.
Di V.R.
Servo in X°