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Molto ill.re Signor Cugino, Non havevo saputo niente della sua malattia: onde hora mi rallegro et ringrazio Iddio che lei sia guarii. Io ancora vo migliorando, ma piu adagio, perche la mia è stata malattia longa di molti mesi, et poi si è volta in podagra, quale non mi lassa mai del tutto libero.<lb/> | Molto ill.re Signor Cugino, Non havevo saputo niente della sua malattia: onde hora mi rallegro et ringrazio Iddio che lei sia guarii. Io ancora vo migliorando, ma piu adagio, perche la mia è stata malattia longa di molti mesi, et poi si è volta in podagra, quale non mi lassa mai del tutto libero.<lb/> | ||
− | Io ho fatto l'offitio caldamente per quel frate che V.S. mi raccomanda, ma fin'hora non è certo se | + | Io ho fatto l'offitio caldamente per quel frate che V.S. mi raccomanda, ma fin'hora non è certo se haverà il suo intento. Al tempo suo lo saperemo. Con questo fine mi raccomando à V.S. et saluto tutti di casa con ogni affetto. Di Roma li 23 di Maggio 1620.<lb/ |
Di V.S. m.to ill.re<lb/> | Di V.S. m.to ill.re<lb/> | ||
Cugino aff.mo per servirla<lb/> | Cugino aff.mo per servirla<lb/> |
Revision as of 18:26, 16 March 2020
Molto ill.re Signor Cugino, Non havevo saputo niente della sua malattia: onde hora mi rallegro et ringrazio Iddio che lei sia guarii. Io ancora vo migliorando, ma piu adagio, perche la mia è stata malattia longa di molti mesi, et poi si è volta in podagra, quale non mi lassa mai del tutto libero.
Io ho fatto l'offitio caldamente per quel frate che V.S. mi raccomanda, ma fin'hora non è certo se haverà il suo intento. Al tempo suo lo saperemo. Con questo fine mi raccomando à V.S. et saluto tutti di casa con ogni affetto. Di Roma li 23 di Maggio 1620.<lb/
Di V.S. m.to ill.re
Cugino aff.mo per servirla
Il Card.le Bellarmino.
Sig.re Antonio Cervini.
Montepulciano.
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Al m.to ill.re Signore Cugino, il S.r Antonio Cervini.
Montepulciano