Rome,9 mai 1620. Bellarmin au P.Cernitolo.R�ponse.
/ Molto R/do Padre mio. Ho letto quanto la R.V. mi scrive,
et credo,che quel prete, amico de f.Jacinto sar� stato svisato,et
corretto della congregatione del Santo Offitio. Ma io trovandomi
indisposto di podagra, et catarri, alcune volte in questi ultimi
^Tgiorni non mi sono trovato al Santo Offitio, et per� non so come
quel prete sia stato spedito. Haverei volentieri mostrata la lette
ra di V.R. � Monsignor R/mo Vescovo di Perugia, fratello di V.R.,
ma Monsignor degl'Oddi, che sta in casa mia, mi ha detto, ohe non
sia bene contristare il Vescovo con simile lettera, contraria alla
/^sua opinione: et per� mi sono astenuto di mostrarglela. Spero,che
ogni cosa si accommodar�, non ci essendo mala volunt� in nessuno.
Con questo saluto la R.V. et mi raccomando alle sue sante orationi.
Di Roma li 9.di Maggio 1620.
3. R. Di V.R.
fratello,et servo in X�
Roberto Card/le Bellarmino.
P.Paolo Comitolo.Perugia.
Adr.: Al molto R/do Padre, il P.Paolo Comitolo della Compagnia di
Cies�
Perugia (cachet)
Arch.Vatic. Gesuiti 18 fol.111. Orig. autog
(�/ Bellarmin)
R/mo Signore
Si supplica V.S.Ill/ma in nome di Monsignore degli Oddi, che
si degni pigliar licentia per lui da N.S., acci� possa andare �
visitar il corpo di S.Carlo e la sindone di Cristo in Torino; et
J^ricever� per gratin. Quam Deus...
Ibid.19 fol.191v. Sur une feuille,o� notes autogr. sur c�r4monies � faire.