Difference between revisions of "Page:EBC 1620 04 18 2228.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Rome,18 avril 1620. Bellarmin � sa soeur Cam�lle. 4728 22.1 ? / Molto Ill/re signora sorella, Io haverei hauto carissimo, che lei si fusse ritirata in casa di suo frate...")
 
m (→‎top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}})
 
(2 intermediate revisions by one other user not shown)
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
Rome,18 avril 1620. Bellarmin � sa soeur Cam�lle.
+
Molto Ill.re signora sorella, Io haverei hauto carissimo, che lei si fusse ritirata in casa di suo fratello, et havesse atteso à riposarsi, perche io vedo, che le sue possessioni andaranno in mal'hora, perche non è possibile, che lei le governi bene, et io sono tanto gravato dalli mali tempi, et perdite fatte in Piemonte, et altrove, che mi è bisognato sminuire la famiglia con licentiare molti servitori et qualche occhio. Si che V.S. non aspetti da me piu denari, perche non mi è piu possibile mandar denari alle necessità della casa, et di piu à V.S. havendo hauto poco fa mille scudi, et altri denari. Et se lei bavera necessità di denari, io conoscerò, che questa necessità non viene dalla povertà ma dal mal governo, et però non manderà piu niente, ma gli dirò, che si appoggi al suo fratello et nipoti, ò almeno alla sua nipote, et al signor Livio suo marito, che anco loro la riceveranno volentieri, et faranno fruttare li terreni. Il Signore gli spiri un buon consiglio, et gli dia la buona pasqua. Di Roma li 18 di Aprile 1620.<lb/>
 
+
Di V.S.<lb/>
4728
+
fratello aff.mo<lb/>
22.1 ?
+
Il Card. Bellarmino.<lb/>
 
 
/ Molto Ill/re signora sorella, Io haverei hauto carissimo, che
 
 
 
lei si fusse ritirata in casa di suo fratello, et havesse atteso
 
 
 
riposarsi, perche io vedo, che le sue possessioni andaranno in mal'
 
 
 
hora, perche non possibile, ohe lei le governi bene, et io sono
 
 
 
jTtanto gravato dalli mali tempi,et perdite fatte in Piemonte,et altro
 
 
 
ve, che mi bisognato sminuire la famiglia con licentiare molti
 
 
 
servitori et qualche occhio. Si che V.S. non aspetti da me piu de
 
 
 
nari, perche non mi piu possibile mandar denari alle necessit� de-
 
 
 
della casa, et di piu V.S. havendo hauto poco fa mille scudi, et
 
 
 
altri denari. Et se lei bavera necessit� di denari, io conoscer�,
 
 
 
che questa necessit� non viene dalla povert� ma dal mal governo, et
 
 
 
per� non mander� piu niente, ma gli dir�, che si appoggi al suo fra
 
 
 
tello et nipoti, almeno alla sua nipote, et al signor Livio suo
 
 
 
marito, che anco loro la riceveranno volentieri, et faranno frutta-
 
 
 
/y*re li terreni. Il Signore gli spiri un buon consiglio, et gli dia
 
 
 
la buona pasqua. Di Roma li 18 di Aprile 1620.
 
 
 
Di V.S.
 
 
 
fratello aff.mo
 
 
 
Il Card. Bellarmino.
 
 
 
 
Signora Camilla. Montepulciano.
 
Signora Camilla. Montepulciano.
 
+
<pb/>
Adr.: Alla molto ill/re Sig/ra sorella, la Sig/ra Camilla Bellarmini
+
Alla molto ill.re Sig.ra sorella, la Sig.ra Camilla Bellarmini<lb/>
 
 
 
Montepulciano
 
Montepulciano
  
(cachet)
 
  
Mss. Cervini 54 fol.73. Orig. autogr.
 
  
[[Category:EBC_Not proofread]]
+
[[Category:EBC_Proofread]]
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Pages]]
 
[[Category:EBC_Pages]]
Footer (noinclude):Footer (noinclude):
Line 1: Line 1:
<references/>
+
<references/> {{TurnPage}}

Latest revision as of 14:43, 6 May 2020

This page has been proofread


Molto Ill.re signora sorella, Io haverei hauto carissimo, che lei si fusse ritirata in casa di suo fratello, et havesse atteso à riposarsi, perche io vedo, che le sue possessioni andaranno in mal'hora, perche non è possibile, che lei le governi bene, et io sono tanto gravato dalli mali tempi, et perdite fatte in Piemonte, et altrove, che mi è bisognato sminuire la famiglia con licentiare molti servitori et qualche occhio. Si che V.S. non aspetti da me piu denari, perche non mi è piu possibile mandar denari alle necessità della casa, et di piu à V.S. havendo hauto poco fa mille scudi, et altri denari. Et se lei bavera necessità di denari, io conoscerò, che questa necessità non viene dalla povertà ma dal mal governo, et però non manderà piu niente, ma gli dirò, che si appoggi al suo fratello et nipoti, ò almeno alla sua nipote, et al signor Livio suo marito, che anco loro la riceveranno volentieri, et faranno fruttare li terreni. Il Signore gli spiri un buon consiglio, et gli dia la buona pasqua. Di Roma li 18 di Aprile 1620.
Di V.S.
fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Signora Camilla. Montepulciano.
---page break---
Alla molto ill.re Sig.ra sorella, la Sig.ra Camilla Bellarmini
Montepulciano