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4687 Rome,... f�vr. 1620. Bellarmin au P.Theodore di Bergamo Capuc. / Molto R/do P/re Rispondo tarde, perche sono stato due mesi infermo, et hora se bene mi levo dal letto, non sono ancora dal tutto guarito. Quello che V.P. dice, che S.Hieronymo,Genebrardo,Jansenio,et altri sopra jTquel verso del Salmo 17 "Dolores inferni circumdederunt me", inten dono queste parole di Christo; Io non trovo tale cosa, ne fanno mantione alcuna di Christo S/to Hieronymo, Jansenio,et Genebrardo, qua li io h� visti. Quanto poi al Suarez esso non dice, che Christo habbia patito i dolori delli dannati, et parla dubitativamente, et non /scredo sia bene in preduca trattare simili materie, non solo diffici li, ma perlculose. Io Serafico S/to Francesco dice benissimo, che la materia della predica populare, deve essere vitia,et yirtutes, poena, et gloria cum brevitate sermonis, et cosi io essorto la P/t� Vostra � non entrare in questioni scholastiche, ma in dottrine chiare,et u^^bili. Et mi perdoni, se io gli parlo cosi libere, perche la libert� mia nasce dell'amore, che gli porto. Preghi Dio per me. Di Roma li... di febraro 1620. Archiv.Vatic.Gesuiti 21 a Epist.LIII.