18 oct.'1�.Bell. � la r�p.de Lucq.(3)
4663
/ contenersi in questi 5 simili altri termini di cortesia nella ris
posta loro al Vescovo, per ovviare � qualsivoglia cosa in contra
rio che li potesse essere di poco honore,� di qualche disgusto;
m� ancora di sforzarsi,per quanto possono nell'interno, che vi con-
^Tcorri il
pio,et buon'affetto loro, che � quello in che habbia-
mo maggior'premura in questa concordia, perche non sia delle per
sone sole, ma degl'animi ancora, come tanto conviene et s'aspetta
dalla generosit� loro, et ne possine poi mostrar'tutti quei buoni
effetti che si appartengono prima all'honor'di Dio per servitio
delle sue anime, et poi ad una vera et perfetta unione fra loro,
che sono i veri fondamenti, come l'EE.VV. sanno,della conservatio-
ne et buon stato delle Republiche. Et tutto questo non solo � di
mente del Sig/r cardinale Farnese et mia, come hb detto, ma della
Santit� di Nostro Signore ancora, al quale h� dato conto di tut-
/y*to, et particolarmente di questi ultimi punti,che ci h� esposto
il Sig/r Benassai, quali sono stati considerati,non solo dal me
desimo Sig/r cardinale Farnese et de me, ma anco dalla Santit�
Sua, ohe per ci� si � sciolto quello che � parso pi� � proposito
per questo fine desiderato della vera et buona unione fra loro,
^ d ove concorriamo tutti unitamente, come anco per questo istesso
fine che si rimuovine dall'EEc/mo Consiglio, se di gi� non fosse
ro stati remossi, tutti li decreti fatti tanto contro il Vescovo,
quanto contro gl'adherenti suoi, et ritorni tutto nello stato,
che era prima che succedessero le discordie fra di loro, riser-
-^Tvandoci poi nel resto � risolvere,nel modo per� sudetto che hab-
biamo appuntato insieme il Sig/r cardinale Farnese et io, tutte
le differenze che vi saranno,� che potriano occorrere fra di loro
per conservarle maggiormente nella buona concordia, sperando nel
Signore per mezzo delli Santi Sacrifitii et orationi delli sacer-
doti regolari et secolari pi� devoti, et di tante altre persone
molto pie di cost�, come intendo che vi sono, alle quali si deve
ricorrere in quest'occasione, che non solo concorrer� la divina