Page:EBC 1619 10 16 2161.pdf/1

Rome,1� octobre 1619. Bellarmin � l'�veque de Sin�gaglia.4661 / Molto Illustr. et Reverendissimo Signore, come fratello. Mi viene scritto da una persona, che io non conosco, per nome Settilio Mazzuchetti, che pende avanti Vostra Signoria R.ma una controversia, se sia lecito essorcizare una Giudea spiritata, et me ne domanda il mio parere, mandandomi insieme una sua scrittura per la parte affirmativa. Et perche io non conosco la persona, che mi scrive, et non sò come trattarlo in rispondergli, hò giudicato bene scrivere il mio parere à Vostra Signoria R.ma, et che lei mi scri con quel Settilio, dicendogli la causa per la quale non gli rispondo. Io non trovo, chi tratti questo dubio, ma per il mio poco giuditio crede che sia lecito essorcizzare la Giudea, et che sia opera di Charità. Primo, perche noi essorcizziamo li fanciulli prima di battezzarli, se bene quelli non siano christiani, ne habbiano la fede, come hanno le catechumene, ma siano puri figlioli d'ira, et soggetti al demonio. Appresso habbiamo essempii di Santi, che hanno essorcizzato li gentili oppressi dal demonio, come si legge nel breviario Romano, alli 2° di Giugno, di St.Pietro, et alli 15. dell'istesso mese, si legge di S.to Vito, et altri simili essempii si potrebbono addurre. Et se bene non si scrive, che questi Santi liberassero l'indemoniati con l'essorcismi, si dee intendere così, perche essorcizzare non vole dire altro, che commandare a'demonii, con autorità di Dio, che si partino da quel corpo. Onde Tertulliano, autore antichissimo, fà mentione delli essorcismi delli Christiani et dice, che con maraviglia de'Gentili, con tali essorcismi si liberavano molti indemoniati, come si può vedere nel libro ad Scapulam, et nell'Apologetico. Ho parlato pure hoggi nella congregatione del S.to Offitio con l'Illustrissimo Signore Cardinale Mollino, et con il Padre Commissario, di questa questione, et gli è parsa buona la mia opinione, massime non sapendo, che nessun'autore dica il contrario. Se V.ra Signoria Rever.dissima sà qualche buon autore in contrario, et qualche ragione