Rome,8 ao�t 1619. Bellarmin au card�na� Maurice de Savoie. 4634
/ 111/mo et E/mo S/r et p'rone mio oss/mo
E comparsa qua una lettera del Se^/mo S. Duca Padre di V.S.
Ill/ma et mio padrone, diretta al Commendatore di s/to Andrea,mio
nepote, � ci� dia ordine ohe dell'entrata del Priorato si contri-
^"buisca 75 sacchi di grano. Io credo, che Sua Altezza non si ricor
di che l'entrate del Priorato mentre io vivo sono mie,et non del
Commendatore, et credo anco che sappia, che sopra li ecclesiasti
ci, et massime privilegiati in primo capite, come sono li Cardi
nali, non si possono imporre gravezze,senza espressa licenza del
Sommo Pontefice. Onde ne io potrei pagarle, et molto meno l'A.S.
potrebbe imporle senza peccato. Per� supplico V.S.Ill/ma come mio
singolarissimo padrone,e protettore � far parola con l'A.Sua Se^/mq
ma et rimoverla da questo pensiero. Et perche io s� che l'A.S. �
Principe timorato di Dio, et non vorr� per cosa cosp piccola ini-
/^Tmicarsi la D. Maest�, non sar� pi� lungo, ma finir� con bacciare
con ogni riverenza et humilt� le mani � V.S.Ill/ma et pregargli
da Dio ogni desiderata prosperit�. Di Roma li 8 di Agosto 1619.
Di V.S.Ill/ma et R/ma
E/ bene, che sappia l'A.Sua, che per alcuni degl'anni passati dal
Priorato molto poco si � cavato: et l'entrata di quest'anno tutta
si � data alli monaci della Consolata, per la perdita degl'anni �
dietro.
humiliss/o et devotiss/o servo il Card/le Bellarmino.
^^^S/r Card/le di Savoia.
Turin. Bibl.Civica 57 Orig. Volumen Jurium. Minute autogr. Summar.addit.