Page:EBC 1619 08 08 2134.pdf/1

From GATE
This page has been proofread


Ill.mo et R.mo S.r et p'rone mio oss.mo
E comparsa qua una lettera del Ser.mo S. Duca Padre di V.S. Ill.ma et mio padrone, diretta al Commendatore di S.to Andrea, mio nepote, à ciò dia ordine che dell'entrata del Priorato si contribuisca 75 sacchi di grano. Io credo, che Sua Altezza non si ricordi che l'entrate del Priorato mentre io vivo sono mie, et non del Commendatore, et credo anco che sappia, che sopra li ecclesiastici, et massime privilegiati in primo capite, come sono li Cardinali, non si possono imporre gravezze,senza espressa licenza del Sommo Pontefice. Onde ne io potrei pagarle, et molto meno l'A.S.potrebbe imporle senza peccato. Però supplico V.S. Ill.ma come mio singolarissimo padrone, e protettore à far parola con l'A.Sua Ser.ma et rimoverla da questo pensiero. Et perche io sò che l'A.S. è Principe timorato di Dio, et non vorrà per cosa cosp piccola inimicarsi la D. Maestà, non sarò più lungo, ma finirò con bacciare con ogni riverenza et humiltà le mani à V.S. Ill.ma et pregargli da Dio ogni desiderata prosperità. Di Roma li 8 di Agosto 1619.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
E' bene, che sappia l'A. Sua, che per alcuni degl'anni passati dal Priorato molto poco si è cavato: et l'entrata di quest'anno tutta si è data alli monaci della Consolata, per la perdita degl'anni à dietro.
humiliss.o et devotiss.o servo
il Card.le Bellarmino.
S.r Card.le di Savoia.