Fondi,30 mars 1619. Le cheval�er Renai � Bellarmin, suivi de la ---------------------------- minute de r�ponse.___________ 4588
/ Ill/mo et Rev/mo S�g/re padrone mio colend/mo
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Confidato nella bont� et piet� di V.S.Ill/ma vengo � supplicar
la, che, essendo piaciuto � N.Sig/re Ciesu Cristo chiamare � se
l'abbate don Alexandro Rensi mio fratello,che sia in celo, tanto
jTservitore di V.S.Ill/ma, se degni, per ristorar la casa mia in par
te di tanta perdita, di fare offitio con la Santit� di Nostro Sig
nore si compiacesse che l'abbazia, che teneva il suddetto abbate,
la ritenesse Fabio Rensi suo fratello; che '1 tutto sd riconoscer�
dalla benignit� di V.S.Ill/ma, la qual prego per coneolatione mia
/^et di casa mia tener viva la memoria della mia devota servit�,
dispiacendomi di questa mia disgratia pi� della perdita che si f�
della servit� che tenerne con V.S.Ill/ma, che dell'istesso fratel
lo, et augurando � V.S.Ill/ma la santa et felice Pascha, li baso
umilmente le mani.
Da Fondi li 30 di marzo 1619.
/y* Di V.S.Ill/ma et Rev/ma.
humiliss/o et obUs/mo servitore
Il cavalier Rensi.
Sig/r Card.Belarminio.
Si risponda che mi � doluta assai la morte del suo fratello, .^^ma che non ho haute ardire di domandare l'abbadia per il fratello, poich� sono stato sconsigliato da chi � pratico in corte et io x stesso non hebbi ardire di domandare al Papa l'abbadia del mio ni pote defunto per u� altro mio nipote, perche ero certo di non ot tenerla. ^[ffArchiv.Vatic.Gesuiti 17 fo�.178-179. Orig. Minute autogr.