Difference between revisions of "Page:EBC 1618 08 25 2033.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Bologne,25 aou^ ^618. L'abb� de St.Etienne � Bellarmin, __ su^vi_de_la_mlnute_de_la_r�2onsejet_autres^___ 4533 / 111/mo Sig/re e padrone mio colendissimo. Li giorni pass...")
 
m (→‎top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}})
 
(One intermediate revision by one other user not shown)
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
Bologne,25 aou^ ^618. L'abb� de St.Etienne � Bellarmin, __ su^vi_de_la_mlnute_de_la_r�2onsejet_autres^___ 4533
+
Ill.mo Sig.re e padrone mio colendissimo.<lb/>
/ 111/mo Sig/re e padrone mio colendissimo. Li giorni passati venne ordinato al padre Abbate delli Celes
+
Li giorni passati venne ordinato al padre Abbate delli Celestini di questa città dal padre Procuratore dell'ordine in nome di V.S. Ill.ma, che richiamasse alla religione don Vitt.o da Bologna, quale al presente sta nel secolo al governo di sua madre. Hora per l'ordinario prossimo è venuto dal medesimo, similmente per ordine di V.S. Ill.ma, ordinato à me l'istesso. Et perche suppongo che questa mutatione nella mente di V.S. Ill.ma naschi (con riverenza sua) da qualche nova informatione poco vera et fondata nelli interessi humani, pertanto fo sapere primieramente a V.S. Ill.ma che io ho exequito subito quanto da sua parte mi è venuto ordinato, et dopo questo la certifico, che, se bene è vero che il detto don Vittorio uscendo dalla religione partì di questo nostro monasterio di s. Stefano, fu nondimeno nella licentia che li diede il padre Generale sottoposto all'ubidienza del padre Abbate delli Celestini, come di monasterio più principale della provincia: et questo monasterio di S.Stefano come quello che sta sotto la com menda dell'ill.mo Sig.r card.le Mont'alto con provisione determinata di trecento scuti annui per il vitto et vestito di sedici bocche ordinarie, fu subito provisto dal padre Generale di un' altro sacerdote in cambio del detto padre Vitt.o, in tanto che il detto padre, dovendo tornare alla religione, de equitate non appartiene a questo monasterio. Et perche V.S. Ill.ma non s'inganni col credere che io li affaccio questa ragione per proprio interesse, soggiongo che, tenendo questa chiesa, per la sua antica devotione, concorso di molto popolo et per conseguenza bisogno di molta servitù, con maggior sodisfattione mia terrei un altro padre sacerdote, ò del monasterio di detto padre Abbate o d'altro, che del continuo residesse al servitio di questa chiesa, che la persona di don Vittorio, con l'obligo di haverli à dare ogni giorno
tini di questa citt� dal padre Procuratore dell'ordine in nome di V.S.Ill/ma, che richiamasse alla religione don Vitt/o da Bologna, jTquale al presente sta nel secolo al governo di sua madre. Bora per l'ordinario prossimo venuto dal medesimo, similmente per ordine di V.S.Ill/ma, ordinato me l'istesso. Et perche suppongo che questa mutatione nella mente di V.S.Ill/ma naschi (con rive renza sua) da qualche nova informatione poco vera et fondata nel^ l i interessi humani, pertanto fo sapere primieramente a V.S.Il^/ma che io ho exequito subito quanto da sua parte mi venuto ordina to, et dopo questo la certifico,che, se bene vero che il detto don Vittorio uscendo dalla religione part� di questo nostro monasterio di s.Stefano, fu nondimeno nella licentia che li diede il ^Tpadre Generale sottoposto all'ubidienza del padre Abbate delli Celestini, come di monasterio pi� principale della provincia: et questo monasterio di S.Stefano come quello che sta sotto la com menda dell'ill/mo Sig/r card/le Mont'alto con provisione determi nata di trecento scuti annui per il vitto et vestito di sedici bocche ordinarie, fu subito provisto dal padre Generale di un' al tro sacerdote in cambio del detto padre Vitt/o, in tanto che il detto padre, dovendo tornare alla religione, de equitate non ap partiene a questo monasterio. Et perche V.S.Ill/ma non s'inganni col credere che io li affaccio questa ragione per proprio interA^^BSse, soggiongo che, tenendo questa chiesa, per la sua antica devotione, concorso di molto popolo et per conseguenza bisogno di molta servit�, con maggior sodisfattione mia terrei un altro pa dre sacerdote,del monasterio di detto padre Abbate o d'altro, che del continuo residesse al servitio di questa chiesa, che la persona di don Vittorio, con l'obligo di haverli dare ogni gior-
+
<pb/>
  
[[Category:EBC_Not proofread]]
+
[[Category:EBC_Proofread]]
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Pages]]
 
[[Category:EBC_Pages]]
Footer (noinclude):Footer (noinclude):
Line 1: Line 1:
<references/>
+
<references/> {{TurnPage}}

Latest revision as of 14:34, 6 May 2020

This page has been proofread


Ill.mo Sig.re e padrone mio colendissimo.
Li giorni passati venne ordinato al padre Abbate delli Celestini di questa città dal padre Procuratore dell'ordine in nome di V.S. Ill.ma, che richiamasse alla religione don Vitt.o da Bologna, quale al presente sta nel secolo al governo di sua madre. Hora per l'ordinario prossimo è venuto dal medesimo, similmente per ordine di V.S. Ill.ma, ordinato à me l'istesso. Et perche suppongo che questa mutatione nella mente di V.S. Ill.ma naschi (con riverenza sua) da qualche nova informatione poco vera et fondata nelli interessi humani, pertanto fo sapere primieramente a V.S. Ill.ma che io ho exequito subito quanto da sua parte mi è venuto ordinato, et dopo questo la certifico, che, se bene è vero che il detto don Vittorio uscendo dalla religione partì di questo nostro monasterio di s. Stefano, fu nondimeno nella licentia che li diede il padre Generale sottoposto all'ubidienza del padre Abbate delli Celestini, come di monasterio più principale della provincia: et questo monasterio di S.Stefano come quello che sta sotto la com menda dell'ill.mo Sig.r card.le Mont'alto con provisione determinata di trecento scuti annui per il vitto et vestito di sedici bocche ordinarie, fu subito provisto dal padre Generale di un' altro sacerdote in cambio del detto padre Vitt.o, in tanto che il detto padre, dovendo tornare alla religione, de equitate non appartiene a questo monasterio. Et perche V.S. Ill.ma non s'inganni col credere che io li affaccio questa ragione per proprio interesse, soggiongo che, tenendo questa chiesa, per la sua antica devotione, concorso di molto popolo et per conseguenza bisogno di molta servitù, con maggior sodisfattione mia terrei un altro padre sacerdote, ò del monasterio di detto padre Abbate o d'altro, che del continuo residesse al servitio di questa chiesa, che la persona di don Vittorio, con l'obligo di haverli à dare ogni giorno
---page break---