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27 ju�ll.l6l8. Barn.Giustiniano � Bell. Minute de la r�ponse.
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in regno di Napoli, dove con tal modo di cambio prendono da quei poveri regnicoli 30 per cento ogni anno d'interesse.<lb/>
 
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La prego per fine a non si sdegnar di darmi risposta e facendole humilissima riverenza resto pregando S.D. M.tà che ci conservi longo tempo felice l'Ill.ma et giovevolissima sua persona.<lb/>
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Di Genoa dal nostro convento di S. Siro li 27 di luglio 1618.<lb/>
 
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Di V.S. Ill.ma e R.ma<lb/>
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Servo in Christo humilissimo<lb/>
 
 
/ ticolarmente in regno di Napoli, dove con tal modo di cambio pren
 
 
 
dono da quei poveri regnicoli 30 per cento ogni anno d'interesse.
 
 
 
La prego per fine a non si sdegnar di darmi risposta e facen
 
 
 
dole humilissima riverenza resto pregando S.D.M/t� che ci conser-
 
 
 
3*vi longo tempo felice l'Ill/ma et giovevolissima sua persona.
 
 
 
Di Genoa dal nostro convento di S.Siro li 27 di luglio 1618.
 
 
 
Di V.S.Ill/ma e R/ma
 
 
 
Servo in Christo humilissimo
 
 
 
 
Don Bernardo Giustiniano dei Chierici Regolari.
 
Don Bernardo Giustiniano dei Chierici Regolari.
 
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Si risponda che io, quando leggevo la theologia in Lovanio di Brabantia et trattando la materia de cambiis, vennero alcuni mercanti italiani da Anversa et sapendo che io era italiano, vol sero udire una mia lettione, et poi mi dissero che la loro prati ca de cambii era molto lontana dalla mia theorica, et che io du/^Traria fatica ad intenderla, et che per il pi� i confessori non 1' intendevano, et che essi potevano talmente figurare i casi che noi li giudicaremo veri,essendo falsi. Io da allora in qua non ci ho pi� atteso, ne meno ho confessato mercanti. Per questo la P/t� V/ra mi perdonar� se io non mi arrischio di dar giuditio della sua scrittura: et mi perdoni,che in qualche altra cosa mi sforzar� di servirla, ma in questa non mi sento habile, n� ho tempo soverchio etc.
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Si risponda che io, quando leggevo la theologia in Lovanio di Brabantia et trattando la materia de cambiis, vennero alcuni mercanti italiani da Anversa et sapendo che io era italiano, volsero udire una mia lettione, et poi mi dissero che la loro prati ca de cambii era molto lontana dalla mia theorica, et che io duraria fatica ad intenderla, et che per il più i confessori non l'intendevano, et che essi potevano talmente figurare i casi che noi li giudicaremo veri,essendo falsi. Io da allora in qua non ci ho più atteso, ne meno ho confessato mercanti. Per questo la P.tà V.ra mi perdonarà se io non mi arrischio di dar giuditio della sua scrittura: et mi perdoni,che in qualche altra cosa mi sforzarà di servirla, ma in questa non mi sento habile, ho tempo soverchio etc.
Archiv.Vatic.Gesuiti 17 fol.280-281. Orig.; minute autogr.
 
  
  
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in regno di Napoli, dove con tal modo di cambio prendono da quei poveri regnicoli 30 per cento ogni anno d'interesse.
La prego per fine a non si sdegnar di darmi risposta e facendole humilissima riverenza resto pregando S.D. M.tà che ci conservi longo tempo felice l'Ill.ma et giovevolissima sua persona.
Di Genoa dal nostro convento di S. Siro li 27 di luglio 1618.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
Servo in Christo humilissimo
Don Bernardo Giustiniano dei Chierici Regolari.
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Si risponda che io, quando leggevo la theologia in Lovanio di Brabantia et trattando la materia de cambiis, vennero alcuni mercanti italiani da Anversa et sapendo che io era italiano, volsero udire una mia lettione, et poi mi dissero che la loro prati ca de cambii era molto lontana dalla mia theorica, et che io duraria fatica ad intenderla, et che per il più i confessori non l'intendevano, et che essi potevano talmente figurare i casi che noi li giudicaremo veri,essendo falsi. Io da allora in qua non ci ho più atteso, ne meno ho confessato mercanti. Per questo la P.tà V.ra mi perdonarà se io non mi arrischio di dar giuditio della sua scrittura: et mi perdoni,che in qualche altra cosa mi sforzarà di servirla, ma in questa non mi sento habile, nè ho tempo soverchio etc.