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16 ju�n 1618. C.Pellegrino � Bell. Minute de r�ponse,
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/ D� Capoa l� 16 d� giugno 1618. Di V.S.Ill/ma et ^/ma humil/o et obl�g/o servitore Cesare Pellegrino.
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Si risponda che io, come ho fatto sempre, voglio essere amico di tutti et in particolare di mons.r Arcivescovo. Però, quando si proporrà cosa contraria alle costitutioni di mons.gr Arcivescovo, io procurarò che sò differisca fin'alla sua venuta, o vero finchè sarò svisato et havera rispost. Quanto alle cose non contrarie, io dirò semplicemente il mio parere, non mi curando contro chi sia, perche la verità hà da esser anteposta ad ogni cosa. Et io consiglio à V.S. di fare il medesimo, cioè di non si curare che s'introduca o non s'introduca il cerimoniale, purchè non gli sia notabile pregiuditio; perche meglio è la pace et concordia con li fratelli che qualsivoglia guadagno.
  
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S� risponda che io, come ho fatto sempre, voglio essere amico di tutti et in particolare di mons/r Arcivescovo. Per�, quando si proporr� cosa contraria alle cost�tut�oni di monsgr Arcivescovo, io procurar� che s� differisca fin'alla sua venuta, o vero finch� sar� svisato et bavera r�spost. Quanto alle cose non contrarie, /^�o dir� semplicemente il mio parere, non mi curando contro chi s�a, perche la verit� h� da esser anteposta ad ogni cosa. Et io consiglio � V.S. di fare il medesimo, cio� d� non s� curare che s'introduca o non s'introduca il cerimoniale, purch� non gli s�a notabile pregiuditio; perche meglio � la pace et concordia con /y*li fratelli che qualsivoglia guadagno.
 
Arch�v.Vatic.Gesuiti 17 fol.192-193 . Orig.; minute autogr.
 
  
 
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Di Capoa li 16 di giugno 1618.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
humil.o et oblig.o servitore
Cesare Pellegrino.
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Si risponda che io, come ho fatto sempre, voglio essere amico di tutti et in particolare di mons.r Arcivescovo. Però, quando si proporrà cosa contraria alle costitutioni di mons.gr Arcivescovo, io procurarò che sò differisca fin'alla sua venuta, o vero finchè sarò svisato et havera rispost. Quanto alle cose non contrarie, io dirò semplicemente il mio parere, non mi curando contro chi sia, perche la verità hà da esser anteposta ad ogni cosa. Et io consiglio à V.S. di fare il medesimo, cioè di non si curare che s'introduca o non s'introduca il cerimoniale, purchè non gli sia notabile pregiuditio; perche meglio è la pace et concordia con li fratelli che qualsivoglia guadagno.