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Ill.mo e Rev.mo Sig.re e Padrone mio colendissimo.<lb/>
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Con quella confidenza, che devo havere alla cortesia e carità di V.S. Ill.ma e Rev.ma, vengo à supplicarla d'un favore, che sarà mio particolarissimo e di tutti di questa casa di S. Eliggio, et Tanco di tutta la città, et è che, havendo noi trattato con la sacra congregatione di trasferire la festa della dedicatione della nostra chiesa, che occorre à'13 di marzo, doppo pasca ò in altro tempo che si potesse celebrare con l'ottava, e non havendo parso bene alli signori ill.mi di detta congregatione, adesso desideriamo almeno che la potessimo celebrare sempre di domenica, e sarria una di queste di quaresima, non dico la più prossima al predetto giorno, poichè potria occorrere la domenica di Passione, quando non si può per le rubriche celebrare tal festa. Questo è stato concesso à molti luoghi et in particulare, non credo che habbia 6 anni, alla nostra chiesa di San Paolo in Napoli. Quello che ci preme assai in questo è che havendo per i nostri privilegii un'indulgenza plenaria in forma Jubilei da applicarsi à tal giorno desideriamo per utilità dell'animo che fusse in giorno che tutti la potessino commodamente acquistare, che altrimente gli artisti e le gente di fuora ne sariano privi per occorrere in giorno di lavoro. Oltra infiniti obblighi che havemo tutti à V.S. Ill.ma ci si aggiongeria questo che saria grandissimo, se ci vorrà favorire in questo, che tengo al sicuro che prendendo l'im presa haverà senza dubio l'intento e sarà partecipe del bene che si farà in tal giorno perpetuamente, che tal'è l'indulgenza. Ne la prego per amor di Dio con tutto l'affetto possibile parendomi cosa tanto buona e non nuovamente concessa. So la carità di V.S. Ill.ma quanto è grande e il desiderio della salute dell'anime, però non mi estendo più in supplicarla, e gli fo humilissimamente riverenza, come anco fanno tutti questi nostri padri e fratelli.
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Ill.mo e Rev.mo Sig.re e Padrone mio colendissimo.
Con quella confidenza, che devo havere alla cortesia e carità di V.S. Ill.ma e Rev.ma, vengo à supplicarla d'un favore, che sarà mio particolarissimo e di tutti di questa casa di S. Eliggio, et Tanco di tutta la città, et è che, havendo noi trattato con la sacra congregatione di trasferire la festa della dedicatione della nostra chiesa, che occorre à'13 di marzo, doppo pasca ò in altro tempo che si potesse celebrare con l'ottava, e non havendo parso bene alli signori ill.mi di detta congregatione, adesso desideriamo almeno che la potessimo celebrare sempre di domenica, e sarria una di queste di quaresima, non dico la più prossima al predetto giorno, poichè potria occorrere la domenica di Passione, quando non si può per le rubriche celebrare tal festa. Questo è stato concesso à molti luoghi et in particulare, non credo che habbia 6 anni, alla nostra chiesa di San Paolo in Napoli. Quello che ci preme assai in questo è che havendo per i nostri privilegii un'indulgenza plenaria in forma Jubilei da applicarsi à tal giorno desideriamo per utilità dell'animo che fusse in giorno che tutti la potessino commodamente acquistare, che altrimente gli artisti e le gente di fuora ne sariano privi per occorrere in giorno di lavoro. Oltra infiniti obblighi che havemo tutti à V.S. Ill.ma ci si aggiongeria questo che saria grandissimo, se ci vorrà favorire in questo, che tengo al sicuro che prendendo l'im presa haverà senza dubio l'intento e sarà partecipe del bene che si farà in tal giorno perpetuamente, che tal'è l'indulgenza. Ne la prego per amor di Dio con tutto l'affetto possibile parendomi cosa tanto buona e non nuovamente concessa. So la carità di V.S. Ill.ma quanto è grande e il desiderio della salute dell'anime, però non mi estendo più in supplicarla, e gli fo humilissimamente riverenza, come anco fanno tutti questi nostri padri e fratelli.
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