Rome,23 dicembre 1617. Bellarmin � sa soeur Camilla.
/ Molto Ill/re Sig/ra Sorella. Io sono bora mai stracco di
tanto scrivere in questa materia del censo vitalizio. Per� gli
scrivo bora per sempre, cbe V.S. tratti con il Sig/r Giuseppe,�
con il nostro fratello,et Cugnata, e dica tutte le sue pretensio-
^Tni e difficult�,liberamente,et se vi accordarete di far questo
contratto, io mandar� li denari: se non vi accordarete, io non l�
mandar�, ma seguitar� di dare la solita previsione: et li denari
restaranno nelli monti vac�bili,come stanno bora, et se io mori
r� prima, V.S. far� quello cbe gli piacer�.
Al Sig/or Bartoletto dica da m�a parte, cbe non si � trovato
qua in Roma d� mettere l� denari in due vite, in una � dodici
per cento, nell'altra � sei, ma � pena si trovar�a � metterli in
due vite, � sei per cento in tutte due le vite, il cbe � troppo
poco: tutta via se mio fratello,et la sua consorte si contentano
^fpagare in vita d� V.S. dodici per cento et poi in vita del Sig/or
Bartoletto, tre,� quattro per cento, io mi contento di quello,cbe
piace � loro; ma io credo,cbe non vorranno farne niente. Con ques
to prego � tutti due le buone feste. D� Roma li 23 di De^embre
1617.
^ ^ D i V.S.
Fratello amorevoliss/o
Il Card/le Bellarmino.
Sig/ra Camilla Bellarmini, Montepulciano.
Alla molto �ll/re Sig/ra sorella,la Sig/ra Camilla Bellarmini,
Burratti
(cachet)
Montepulciano.
Mas. Cervini 54 fol.59. Or�g. autogr.