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28 mai 1617. Bell.au P.V�tellesch�(contin.)
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Et potriano li Padri,et fratelli impararle al tempo della recreatione, se volessero ragionarne con uno che le sapesse, e saria materia di ragionamenti piu utili, che raccontare la nuove di Roma. Dico 2° che se è grave imparare tante cerimonie, non si cantino messe solenni, ma si dicano solo me messe basse, ne repugna alla processione solenne, che si dica la messa bassa, come fa il Papa nella festa del Corpus Domini, perche in vero meglio è non cantar messe solenni, che cantar senza tutte le debite cerimonie.<lb/> Questo mi è parso suggerire alla D.ta V. et pregarla, che gli piaccia communicare questo negotio, e questi motivi con li Padri Assistenti, et poi faccia quello, he Dio gli ispira, et io non gli sarò piu molesto in questa materia, della quale,dubito,che troppe volte gl'ho dato fastidio. Et con questo la saluto caramente, et gli prego da Dio il compimento delli suoi santi desiderii, e mi raccomando alle sue sante orationi. Di Roma li 28 di Maggio 1617.<lb/>
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/ Et potr�ano l� Padri,et fratelli impararle al tempo della recreatione,se volessero ragionarne con uno che le sapesse, e sar�a mate ria di ragionamenti piu utili, che raccontare la nuove d� Roma. Di co 2� che se � grave imparare tante cerimonie, non s� cantino messe
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^"solenni, ma si dicano solo me messe basse, ne repugna alla proces sione solenne, che s� dica la messa bassa, come fa il Papa nella festa del Corpus Domini, perche in vero meglio � non cantar messe solenni, che cantar senza tutte le debite cerimonie. Questo mi � parso suggerire alla D/ta V. et pregarla,che gli pi-
 
^ accia commun�care questo negotio,e questi motivi con li Padri Ass istenti, et poi faccia quello,che D�o gli ispira, et io non gli sa r� piu molesto in questa materia, della quale,dubito,che troppe volte gl'ho dato fastidio. Et con questo la saluto caramente, et gli prego da Dio il compimento delli suoi santi des�deri�, e mi rac-
 
^^Tcomando alle sue sante orat�oni. Di Roma li 28 di Maggio 1617. D� V.P/t� R/ma Hum�l�ss/o servo in X� Roberto Card. Bellarmino.
 
 
 
Germanicum. autogr.
 
 
 
Adresse: Al R/mo Padre,il P.Prepos�to Ge nerale della Compagnia di Gies� Tivoli.
 
 
 
 
 
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Et potriano li Padri,et fratelli impararle al tempo della recreatione, se volessero ragionarne con uno che le sapesse, e saria materia di ragionamenti piu utili, che raccontare la nuove di Roma. Dico 2° che se è grave imparare tante cerimonie, non si cantino messe solenni, ma si dicano solo me messe basse, ne repugna alla processione solenne, che si dica la messa bassa, come fa il Papa nella festa del Corpus Domini, perche in vero meglio è non cantar messe solenni, che cantar senza tutte le debite cerimonie.
Questo mi è parso suggerire alla D.ta V. et pregarla, che gli piaccia communicare questo negotio, e questi motivi con li Padri Assistenti, et poi faccia quello, he Dio gli ispira, et io non gli sarò piu molesto in questa materia, della quale,dubito,che troppe volte gl'ho dato fastidio. Et con questo la saluto caramente, et gli prego da Dio il compimento delli suoi santi desiderii, e mi raccomando alle sue sante orationi. Di Roma li 28 di Maggio 1617.
Di V. P.tà R.ma
Humiliss.o servo in X°
Roberto Card. Bellarmino.
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Al R/mo Padre, il P.Preposito Generale della Compagnia di Giesù
Tivoli.