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Rome,28 mai 1617. Bellarmin au P.Mutius Vitelleschi G�n.S.J.J^^65
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R.mo et amantiss.o Padre mio. Con occasione della processione del Santiss.o Sacramento, che intendo dovere questa anno esser numerosiss.a et solemnissima piu del solito, mi è parso metter in carta alcune ragioni di cominciare à pigliar l'uso delle dalmatiche per il diacono, et subdiacono, et del ministerio loro nelle messe solenni,et pro cessioni. questo lo comanda il Missale nelle rubriche; il comanda il Ceremoniale di Papa Clemente VIII lib.2. cap.37; il comanda il Rituale di Papa Paulo V. cap.175, et non si eccettua nessuno. Onde io non vedo come sia lecito far il contrario alla nostra Compagnia et farlo na gl'occhi di tutta Roma.<lb/>
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Questo rito si osserva per tutto il mondo catholico dalle Chiese cathedrali, dalla collegiali, dalle parrochiali, et da tutte le Religioni. Coma dunque è lecito alla Compagnia far'il contrario, massime havendo la Compagnia il Missale, et Breviario, et Rituale Romano, et facendo professione di seguitare in ogni cosa i cenni della S.ta Sede Apostolica ? 3° è molto inconveniente, che nelle Messe solenni il Prete faccia l'officio del diacono cantando l'Evangelio, et l'Ite missa est: et non si usa (fuora della Compagnia) se non dalli Preti di villa,per necessità. Di questa novità, et singolarità della Compagnia, se ne parla spesso fra li Prelati grandi, et io non so che rispondere. La Compagnia non ha constitutione, ne ordine,che io sappia, in contrario, ma sola consuetudine,et questa non universale, perche io in Fiandra secondo l'uso del paese, ho cantata la Messa con diacono, et subdiacono, et ho servito per diacono al P. Provinciale, che cantava la Messa.<lb/>
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Si potria rispondere,che la Compagnia è occupata in altri essercitii di piu importanza, et non ha tempo d'imparare tante cerimonie, che si usano nelle messe solemni. A questo io dico due cose. Primo, che queste cerimonie non sono tante, ne tanto difficili, che non si possano imparare in mez'hora, et io lo so per esperienza,che ho cantato molte messe pontificali in cappella del Papa, et in Capua.
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Si potria rispondere,che la Compagnia occupata in altri essercitii di piu importanza, et non ha tempo d'imparare tante cerimonie, che si usano nelle messe solemni. A questo io dico due cose. Pri mo,che queste cerimonie non sono tante,ne tanto difficili, che non j^si possano imparare in mez'hora, et io lo so per esperienza,che ho cantato molte messe pontificali in cappella del Papa,et in Capua.
 
  
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R.mo et amantiss.o Padre mio. Con occasione della processione del Santiss.o Sacramento, che intendo dovere questa anno esser numerosiss.a et solemnissima piu del solito, mi è parso metter in carta alcune ragioni di cominciare à pigliar l'uso delle dalmatiche per il diacono, et subdiacono, et del ministerio loro nelle messe solenni,et pro cessioni. P° questo lo comanda il Missale nelle rubriche; il comanda il Ceremoniale di Papa Clemente VIII lib.2. cap.37; il comanda il Rituale di Papa Paulo V. cap.175, et non si eccettua nessuno. Onde io non vedo come sia lecito far il contrario alla nostra Compagnia et farlo na gl'occhi di tutta Roma.
2° Questo rito si osserva per tutto il mondo catholico dalle Chiese cathedrali, dalla collegiali, dalle parrochiali, et da tutte le Religioni. Coma dunque è lecito alla Compagnia far'il contrario, massime havendo la Compagnia il Missale, et Breviario, et Rituale Romano, et facendo professione di seguitare in ogni cosa i cenni della S.ta Sede Apostolica ? 3° è molto inconveniente, che nelle Messe solenni il Prete faccia l'officio del diacono cantando l'Evangelio, et l'Ite missa est: et non si usa (fuora della Compagnia) se non dalli Preti di villa,per necessità. 4° Di questa novità, et singolarità della Compagnia, se ne parla spesso fra li Prelati grandi, et io non so che rispondere. 5° La Compagnia non ha constitutione, ne ordine,che io sappia, in contrario, ma sola consuetudine,et questa non universale, perche io in Fiandra secondo l'uso del paese, ho cantata la Messa con diacono, et subdiacono, et ho servito per diacono al P. Provinciale, che cantava la Messa.
Si potria rispondere,che la Compagnia è occupata in altri essercitii di piu importanza, et non ha tempo d'imparare tante cerimonie, che si usano nelle messe solemni. A questo io dico due cose. Primo, che queste cerimonie non sono tante, ne tanto difficili, che non si possano imparare in mez'hora, et io lo so per esperienza,che ho cantato molte messe pontificali in cappella del Papa, et in Capua.
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