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Rome,17 dicembre 1616. Bellarmin � la M�re prieure dea relig�euaea Dominicaines � Montepulciano. ^^4l
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Alla molto R.da Madre la Priora delle Monache di S.Agnese in S.Bernardo. Montepulciano.<lb/>
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Molto Rev.da Madre. Già havevo saputa la felice morte di Suor Celia dal Sig.or Ricciardo Benci: et se bene io spero che lei non habbia bisogno di nostri suffragii, nondimeno non hò mancato di offerire a Dio per l'anima sua messe et orationi, come farò anco per l'avvenire.<lb/>
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Hò caro che Suor Maria Candida e Cinthia stiano bene. Ma io vorrei che Dio inspirasse Cinthia a farsi monaca in cotesto santo monasterio, perchè mi pare vergogna che di tanti figlioli et figliole che Dio hà donato a mio fratello, non vi sia persona che si voglia donare al solo servitio dell'istesso Dio; tutta via in questo fatto non potiamo ne doviamo forzare la volontà di nessuno. Iddio dia a V.R. et a tutto cotesto santo luogo le felici feste di Natale, et
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ogni colmo di gratia e benedictione. Di Roma li 17 di Decembre 1616.<lb/>
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Di V.R.<lb/>
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Come fratello in X. Il Card. Bellarmino.
  
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JThabbia bisogno di nostri suffragii, nondimeno non h� mancato di
 
 
 
offerire a Dio per l'anima sua messe et orationi, come far� anco
 
 
 
per l'avvenire.
 
 
 
H� caro che Suor Maria Candida e Cinthia stiano bene. Ma io vor
 
 
 
rei che Dio inspirasse Cinthia a farsi monaca in cotesto santo mo-
 
 
 
/^^nasterio, perche mi pare vergogna che di tanti figlioli et figliole
 
 
 
che Dio h� donato a mio fratello, non vi sia persona che si voglia
 
 
 
donare al solo servitio dell'istesso Dio; tutta via in questo fatto
 
 
 
non potiamo ne doviamo forzare la volont� di nessuno. Iddio dia a
 
 
 
V.R. et a tutto cotesto santo luogo le felici feste di Natale, et
 
 
 
/^^bgni colmo di gratia e benedictione. Di Roma li 17 di Decembre 1616.
 
 
 
Di V.R.
 
 
 
Come fratello in X� Il Card. Bellarmino.
 
 
 
Mss. Cervini 54 fol.79. copie.
 
 
 
 
 
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Alla molto R.da Madre la Priora delle Monache di S.Agnese in S.Bernardo. Montepulciano.
Molto Rev.da Madre. Già havevo saputa la felice morte di Suor Celia dal Sig.or Ricciardo Benci: et se bene io spero che lei non habbia bisogno di nostri suffragii, nondimeno non hò mancato di offerire a Dio per l'anima sua messe et orationi, come farò anco per l'avvenire.
Hò caro che Suor Maria Candida e Cinthia stiano bene. Ma io vorrei che Dio inspirasse Cinthia a farsi monaca in cotesto santo monasterio, perchè mi pare vergogna che di tanti figlioli et figliole che Dio hà donato a mio fratello, non vi sia persona che si voglia donare al solo servitio dell'istesso Dio; tutta via in questo fatto non potiamo ne doviamo forzare la volontà di nessuno. Iddio dia a V.R. et a tutto cotesto santo luogo le felici feste di Natale, et ogni colmo di gratia e benedictione. Di Roma li 17 di Decembre 1616.
Di V.R.
Come fratello in X. Il Card. Bellarmino.