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? _ 16 decembre_^6^6._K Jacogo Minerbett� � Bellarmin.
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Ill.mo et Rev.mo Sig.re e padrone col.mo<lb/>
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Io mi ritrovo alla villa son quasi passati sei mesi cercando così ubbidire et in tutti i modi possibili sodisfare al Sig.r cardinale Ubaldini e i suoi, quali verso di me tant'affetto mostrano, con desiderio però e speranza di riveder Roma quanto prima.<lb/>
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Hò esseguito in ciò l'avvertimento e il consiglio di V.S. Ill.ma, nella protettione della quale appresso l'istessi hò creduto potere sperare, e confido grandemente havendomene ella sopra ogni mio merito fatta l'offerta. Ringratio il Signore Iddio, che la memoria ha lasciata di se in cotesta corte il buon pontefice Leone XI, come egli cardinale ancora promesse dovermi succedere con gl'amici suoi, m'habbi dato adito d'esser aggiunto nel numero de servitori di V.S. Ill.ma, di che più desiderata cosa non mi poteva accadere; e prego Sua Div.a Maestà mi dia gratia di rendermi tale che io non sii stimato indegno delle gratie e de favori ch'all'occasioni le piacerà farmi, non solo appresso i miei parenti ma appresso ancora à chi possa maggiormente sollevare la mia povera fortuna, alla quale lei con tanta benignità s'è degnata compatire. Il Signor Filippo Bartolini canonico di Fiorenza, nipote della buona memoria del sig.r Cavaliere Rinta in mio nome le farà humilmente riverenza, et io le prego dal Signore le buone feste e felice successo d'ogni suo santo desiderio con lunghi anni per benefitio della santa Chiesa.<lb/>
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Il di 16 decembre 1616.<lb/>
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tolini canonico di Fiorenza, nipote della buona memoria del sig/r
 
 
 
Cavaliere Rinta in mio nome le far� humilmente riverenza, et io le
 
 
 
prego dal Signore le buone feste e felice successo d'ogni suo santo
 
 
 
desiderio con lunghi anni per benefitio della santa Chiesa.
 
 
 
Di V.S.Ill/ma e Rev/ma
 
 
 
Il di 16 decembre 1616.
 
Humilissimo servitore Jacopo Minerbetti.
 
 
 
Si risponda che ringratio delle buone feste et che far� l'offi cio con l'ill/mo cardinale Ubaldini, quando sar� venuto.
 
 
 
Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.61-62 Lettre orig.; minute autogr.
 
 
 
 
 
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Ill.mo et Rev.mo Sig.re e padrone col.mo
Io mi ritrovo alla villa son quasi passati sei mesi cercando così ubbidire et in tutti i modi possibili sodisfare al Sig.r cardinale Ubaldini e i suoi, quali verso di me tant'affetto mostrano, con desiderio però e speranza di riveder Roma quanto prima.
Hò esseguito in ciò l'avvertimento e il consiglio di V.S. Ill.ma, nella protettione della quale appresso l'istessi hò creduto potere sperare, e confido grandemente havendomene ella sopra ogni mio merito fatta l'offerta. Ringratio il Signore Iddio, che la memoria ha lasciata di se in cotesta corte il buon pontefice Leone XI, come egli cardinale ancora promesse dovermi succedere con gl'amici suoi, m'habbi dato adito d'esser aggiunto nel numero de servitori di V.S. Ill.ma, di che più desiderata cosa non mi poteva accadere; e prego Sua Div.a Maestà mi dia gratia di rendermi tale che io non sii stimato indegno delle gratie e de favori ch'all'occasioni le piacerà farmi, non solo appresso i miei parenti ma appresso ancora à chi possa maggiormente sollevare la mia povera fortuna, alla quale lei con tanta benignità s'è degnata compatire. Il Signor Filippo Bartolini canonico di Fiorenza, nipote della buona memoria del sig.r Cavaliere Rinta in mio nome le farà humilmente riverenza, et io le prego dal Signore le buone feste e felice successo d'ogni suo santo desiderio con lunghi anni per benefitio della santa Chiesa.
Il di 16 decembre 1616.
Di V.S. Ill.ma e Rev.ma
Humilissimo servitore
Jacopo Minerbetti.
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Si risponda che ringratio delle buone feste et che farò l'offi cio con l'ill.mo cardinale Ubaldini, quando sarà venuto.