Tiene,18 septembre 1616. Lud.Piccinini � Bellarmin. ^^^240
/ Ill/mo et R/mo Sig/re padrone colendiss/o La mia longa infirmit� credo che haver� dato di spesa � Monsigno
re, del che io mi trovo molto travagliato, poich� Iddio m'h� voluto mandare questa infermit�, essendo stato vicino � morte, havendo ha^Tvuta l'estrema untione et l'altri Sacramenti della Chiesa. Hora per gratia di N.S/re son fuor d'ogni pericolo. Mi sono invotito d'anda re alla Madonna dell'Loreto et h� bisogno della carit� di V.S.Ill/ma quando si voglia degnare di mandarmi tanti denari che mi bastino a far un vestito da pellegrino e per un cavallo sino al mio paese,che ,^da Narnia a Loreto me ne dar� mio padre. Di gratia mi faccia questa carit� per l'amor di Dio. Io non mancar� di pregar Dio per la salute di V.S.Ill/ma. Monsignore per gratia di Dio sta bene et � fuor d'o gni pericolo. Io non h� voluto domandarli a lui, perche s� quel che ha speso, e,se non fusse stato la gran cura di Monsignore, saria /^^morto. Con questo fo fine,baciandoli con ogni humilt� le vesti. Non si maravigli del brutto carattere, perche la mano non mi serve, per essere stato tanto tempo in letto.
Di Tiano li 18 di 7bre 1616. Di V.S.Ill/ma e Rev/ma
Humilissimo et obbl/mo servitore Ludovico Piccinini.
Si risponda che la pellegrinatione per voto si f� � piedi, non � cavall�; et per� aspetti di trovarsi ben sano, � ci� possa adem pire il voto come conviene.
^^Archiv.Vatic.Gesuiti 17 fo.76-77. Lettre orig.
minute autogr.
