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Alla m.to ill.re Sig.ra sorella, la Sig.ra Camilla Bellarmini
ne Burratti.
Montep.no.
Molto illustre signora sorella. Il nostro vescovo di Tiano è stato nel mese di Agosto malissimo, et più volte desperato da medici, et io lo teneva per morto. Hora ci è nuova che sta alquanto meglio, ma non siamo sicuri. Questo nuovo accidente metterà in dubbio l'andata di V.S. à Tiano per questo anno, perche se il vescovo essendo giovane hà patito, si può dubbitare che più patiria V.S. essendo vecchia, massime che alli vecchi per il più nuoce la mutatione di paesi d d'aria; e l'aria di Tiano è diversissima da quella di Montepulciano. E di più il vescovo in questa malattia Ha fatto una grandissima spesa perche hà tenuto sempre tre medici, uno proprio e due forestieri, et è stato visitato da molti amici di Sessa e Capua, e tutti à spese del vescovo. Sì che havendo più di mille scudi di debito e fatte queste nuove spese, non credo che vorrà ne potrà gravarsi per hora di nuovo speso. Io gli hò scritto che ci pensi et avvisi la sua volontà. In questo mezzo se non havete affittata la casa, non l'affittate. E se V.S. non mi potrà vedere hora, mi vederà l'anno santo, se saremo vivi; ma procuriamo di vivere talmente che al meno ci vediamo in Paradiso. Iddio la benedica. Di Roma li 3 di Settembre 1616.
Di V.S.
fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.