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Rome,9 ju�llet 1616. Bellarmin au P.Carminata S.J.
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Molto R.doo Padre mio. Vennero già molti giorni sono 1'Agenti et Ambasciatori della città di Trapani per il negotio del quale la R.V. mi scrive. Io gli dissi che non sperassero che il Papa fusse per comandare alla Compagnia di mutare il collegio, perche il Papa vuole udire ambedue le parti, e non torto à nessuno per compiacer'ad altri. Dissi di più che io la prima volta mi conformai con la volontà del p. Rev.mo Generale, ohe allora governava la Compagnia, ma che hora essendo informato dal Generale presente che non solo tutti li Padri di Sicilia,� almeno li principali, e di pi�
 
 
/ Molto R/do Padre mio. Vennero gi� molti giorni sono 1'Agen
 
 
 
ti et Ambasciatori della citt� di Trapani per il negotio del quale
 
 
 
la R.V. mi scrive. Io gli dissi che non sperassero che il Papa fus-
 
 
 
se per comandare alla Compagnia di mutare il collegio, perche il
 
 
 
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compiacer'ad altri. Dissi di pi� che io la prima volta mi confor
 
 
 
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Compagnia, ma che hora essendo informato dal Generale presente che
 
 
 
non solo tutti li Padri di Sicilia,� almeno li principali, e di pi�
 
  
 
/^la Congregatione Generale fatta in Roma haveva giudicato non dover
 
/^la Congregatione Generale fatta in Roma haveva giudicato non dover

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Molto R.doo Padre mio. Vennero già molti giorni sono 1'Agenti et Ambasciatori della città di Trapani per il negotio del quale la R.V. mi scrive. Io gli dissi che non sperassero che il Papa fusse per comandare alla Compagnia di mutare il collegio, perche il Papa vuole udire ambedue le parti, e non fà torto à nessuno per compiacer'ad altri. Dissi di più che io la prima volta mi conformai con la volontà del p. Rev.mo Generale, ohe allora governava la Compagnia, ma che hora essendo informato dal Generale presente che non solo tutti li Padri di Sicilia,� almeno li principali, e di pi�

/^la Congregatione Generale fatta in Roma haveva giudicato non dover

si mutare quel collegio, che io non potevo aiutare la parte contra

ria, massime che il Padre Generale voleva, assicurar la citt� che

mai la Compagnia procuraria di serrar quella strada che li cittadi

ni di Trapani temono si habbia da serrare per utile del collegio.

,^TA questo quelli Signori di Trapani si quietarono; et questo � quel

lo ohe � passato qua; et la R.V. sia pur sicura che io non far� mai

cosa che sia per dispiacere alla maggiore e miglior parte della Com

pagnia. Con questo mi raccomando alle sante orationi di V.R.

Di Roma li 9 di luglio 1616.

Di V.R.

Servo in Christo R.C.B.

Archiv.Postul. let.48.