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Molto R.do Padre mio, Ho caro che V.R. habbia riceuta la mia lettera delli 19 di Marzo. Il restauro che desidera il Brina per l'anno avanti à questo prossimo passato, non crediamo gli si deva, perche allora si considero il tenore dell'istrumento dell'affitto, et si trovo, che per i danni, che esso diceva haver patito, non gli si doveva restauro, la R.V. vedera con la prudenza sua di quietarlo.<lb/>
 
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De'conti, che R.V. tiene delle spese, che si fanno nel priorato, io non posso se non ringratiarla, perche questa sua è opera di supererogatione, et io non posso rendergli il contracambio. Quanto all'operetta, che di nuovo ho stampata, ho dato la cura al M.ro di casa, che trovi buona occasione di mandarne costa per il Sereniss.o Card.le et per V.R Una operetta della grandezza dell'altra, et è fatta in S.to Andrea, nostro novitiato, come l'altra. Se vogliono qualche cosa, in non lo posso giudicare, questo solo posso dire, che ho hauto desiderio di giovare alle anime. Quanto piu la R.V. mi lauda il Sig.or Card.le di Savoia, tanto piu mi accende il desiderio di vederlo prima, che io passi da di questa vita. Habbiamo qua il Sig.or Card.le de Medici, non meno alto di persona, che grande di virtù, et se bene è venuto con grandissima pompa, tutta via in se è modestisimo, et humilissimo, et non poco dato alle lettere,et alla pietà. Si che se fusse quà il Sig.or Card.le di Savoia, credo che la similitudine delle virtù farebbe, che questi due dignissimi Cardinali et fra loro si amerebbono molto, et darebbono à tutta la corte una grandissima edificatione. Ma io non sarò degno di haver questa consolatione di vedere un'altro Cardinale de Mobili, che fu mio paesano, et coetaneo, et visse et mori con grande opinione di santità, oltre l'esser giovane grande di bellissimo, et venerabilissimo aspetto, che da tutti era venerato, come un'Angelo di paradiso. L'anno che viene, al principio di Aprile, il mio nipote, commandatore di contesto priorato di S.to Andrea, compirà il tempo di far la professione, o giuramento in mano di sua Altezza Sereniss.a, et, se altro
Rome,23 avril 1616. Bellarmin au F.Joseph Alemani S.J. 1694
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Molto R/do Padre mio, Ho caro che V.R. habbia riceuta la mia lettera delli 19 di Marzo. Il restauro che desidera il Brina per 1' anno avanti à questo prossimo passato, non crediamo gli si deva, perche allora si considero il tenore dell'istrumento dell'affitto,
 
et si trovo, che per i danni, che esso diceva haver patito, non gli si doveva restauro, la R.V. vedera con la prudenza sua di quietarlo. De'conti, che R.V. tiene delle spese,che si fanno nel priorato, io non posso se non ringratiarla, perche questa sua è opera di supererogatione, et io non posso rendergli il contracambio. Quanto all'
 
operetta, che di nuovo ho stampata, ho dato la cura al M/ro di casa, che trovi buona occasione di mandarne costa per il Sereniss/o Card le et per V.R Una operetta della grandezza dell'altra, et è fatta in S/to Andrea, nostro novitiato, come l'altra. Se vogliono qualche cosa, in non lo posso giudicare, questo solo posso dire, che ho hauto desiderio di giovare alle anime. Quanto piu la R.V. mi lauda il Sig/or Card/le di Savoia, tanto piu mi accende il desiderio di  
 
vederlo prima,che io passi da di questa vita. Habbiamo qua il Sig/or Card/le de Medici, non meno alto di persona, che grande di virtù, et se bene è venuto con grandissima pompa, tutta via in se è modestisimo,et humilissimo, et non poco dato alle lettere,et alla pietà. Si che se fusse quà il Sig/or Card/le di Savoia, credo che la similitudine delle virtù farebbe, che questi due dignissiml Cardinali et fra loro si amerebbono molto, et darebbono à tutta la corte una grandissima edificatione. Ma io non sarò degno di haver questa consolatione di vedere un'altro Cardinale de Mobili, che fu mio paesano, et coetaneo, et visse et mori con grande opinione di santità, oltre 1'esser giovane grande di bellissimo,et venerabilissimo aspetto, che da tutti era venerato,come un'Angelo di paradiso. L'anno che viene, al principio di Aprile, il mio nipote,commandatore di contesto priorato di S/to Andrea, compirà il tempo di far la professione, o giuramento in mano di sua Altezza Serenissi/a, et,se altro
 
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Molto R.do Padre mio, Ho caro che V.R. habbia riceuta la mia lettera delli 19 di Marzo. Il restauro che desidera il Brina per l'anno avanti à questo prossimo passato, non crediamo gli si deva, perche allora si considero il tenore dell'istrumento dell'affitto, et si trovo, che per i danni, che esso diceva haver patito, non gli si doveva restauro, la R.V. vedera con la prudenza sua di quietarlo.
De'conti, che R.V. tiene delle spese, che si fanno nel priorato, io non posso se non ringratiarla, perche questa sua è opera di supererogatione, et io non posso rendergli il contracambio. Quanto all'operetta, che di nuovo ho stampata, ho dato la cura al M.ro di casa, che trovi buona occasione di mandarne costa per il Sereniss.o Card.le et per V.R Una operetta della grandezza dell'altra, et è fatta in S.to Andrea, nostro novitiato, come l'altra. Se vogliono qualche cosa, in non lo posso giudicare, questo solo posso dire, che ho hauto desiderio di giovare alle anime. Quanto piu la R.V. mi lauda il Sig.or Card.le di Savoia, tanto piu mi accende il desiderio di vederlo prima, che io passi da di questa vita. Habbiamo qua il Sig.or Card.le de Medici, non meno alto di persona, che grande di virtù, et se bene è venuto con grandissima pompa, tutta via in se è modestisimo, et humilissimo, et non poco dato alle lettere,et alla pietà. Si che se fusse quà il Sig.or Card.le di Savoia, credo che la similitudine delle virtù farebbe, che questi due dignissimi Cardinali et fra loro si amerebbono molto, et darebbono à tutta la corte una grandissima edificatione. Ma io non sarò degno di haver questa consolatione di vedere un'altro Cardinale de Mobili, che fu mio paesano, et coetaneo, et visse et mori con grande opinione di santità, oltre l'esser giovane grande di bellissimo, et venerabilissimo aspetto, che da tutti era venerato, come un'Angelo di paradiso. L'anno che viene, al principio di Aprile, il mio nipote, commandatore di contesto priorato di S.to Andrea, compirà il tempo di far la professione, o giuramento in mano di sua Altezza Sereniss.a, et, se altro
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