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Molto Ill.re Sig.or Nipote, Accetto il buon'annuntio della
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S.ta Pasqua, et io prego à V.S. un buon sabbato in Albis con la Domenica seguente, a ciò Dio conservi in lei perpetuamente la candidezza, et purità di un'ottima vita. Io ancora desidero, che venga presto l'Autunno per godere la presenza di V.S. et per due cause sole patisco volentieri questa mia solitudine. La prima, à ciò lei faccia un poco piu di profitto nello studio legale; la seconda, perche ho promesso gia da molti mesi à Monsig.or Vescovo di Montalcino, già mio Vicario, di dargli le stanze vote per lui, et per i suoi servitori per tutto il tempo, che venendo ad limina Apostolorum, si tratterrà in Roma, il che sarà per tutto Aprile,et parte di Maggio, se pur non sia tutto Maggio, et il venire à Roma di Giugno, non è sicuro per V.S. avezza all'aria sottile di Siena, e di Montepulciano.<lb/>
 
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Il nostro vescovo di Thiano haveva determinato di far l'entrata sua il giorno delle palme, ma senza solennità nessuna; ma il Principe di Stigliano, padrone di quella città, non l'ha permesso, et ha voluto per ogni modo che si facesse ogni solennità possibile, come si è fatto, et perche la casa episcopale ha bisogno di molto risarcimento, ha voluto l'istesso Principe, che il Vescovo habiti nel suo Palazzo. Queste sono le nuove, che gli posso dare. Iddio la
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Di V.S. m/to ill/re Zio aff/mo il Card. Bellarmino.
 
 
 
(adresse): Al M/to Ill/re Sig/or Nipote,il Sig/or Marcello Cervini.
 
 
 
 
Siena.
 
Siena.
 
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Carte Cervini 53 fol.129. Orig. autogr.
 
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Molto Ill.re Sig.or Nipote, Accetto il buon'annuntio della S.ta Pasqua, et io prego à V.S. un buon sabbato in Albis con la Domenica seguente, a ciò Dio conservi in lei perpetuamente la candidezza, et purità di un'ottima vita. Io ancora desidero, che venga presto l'Autunno per godere la presenza di V.S. et per due cause sole patisco volentieri questa mia solitudine. La prima, à ciò lei faccia un poco piu di profitto nello studio legale; la seconda, perche ho promesso gia da molti mesi à Monsig.or Vescovo di Montalcino, già mio Vicario, di dargli le stanze vote per lui, et per i suoi servitori per tutto il tempo, che venendo ad limina Apostolorum, si tratterrà in Roma, il che sarà per tutto Aprile,et parte di Maggio, se pur non sia tutto Maggio, et il venire à Roma di Giugno, non è sicuro per V.S. avezza all'aria sottile di Siena, e di Montepulciano.
Il nostro vescovo di Thiano haveva determinato di far l'entrata sua il giorno delle palme, ma senza solennità nessuna; ma il Principe di Stigliano, padrone di quella città, non l'ha permesso, et ha voluto per ogni modo che si facesse ogni solennità possibile, come si è fatto, et perche la casa episcopale ha bisogno di molto risarcimento, ha voluto l'istesso Principe, che il Vescovo habiti nel suo Palazzo. Queste sono le nuove, che gli posso dare. Iddio la conservi,et benedica. Di Roma li 2.d'Aprile 1616.
Di V.S. m.to ill.re
Zio aff.mo
il Card. Bellarmino.
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Al M.to Ill.re Sig.or Nipote, il Sig.or Marcello Cervini.
Siena.