Rome,14 novembre 1615. Bellarmin au P.Angelo Tempesta Francisc.
Molto Rev. Padre. Perche non si è fatta la Congregatione se non hora, non hò prima potuto trattare in essa quanto mi scrisse V.R. con la sua d� 13 d� settembre. Havendo per� io proposto il desiderio
d� V.R. circa del levare il braccio di S/to Gaudentio dall'arca
jTcon mostrarlo al popolo, et farcelo baciare nel giorno della festa
d� detto santo,
parso alla Congregatione che V.R. ne pari con
Monsignor Vescovo d� cotesto luogo, et se esso non ci fa diff�cult�,
potranno li Padri del suo monaster�o esporre la rel�quia sopra l'al
tare, et darla � baciare al populo nelle feste del santo. Ma se Mon-
//signor Vescovo ci facesse diff�cult�, bisognar� svisare la congre-
gat�one,qual sia quella diff�cult�, et in tanto astenersi da cavar
la rel�quia dall'arca, � ci� non resusciti un'altra lite. Preghi D
Dio per me, che con questo me gli offero et raccomando. D� Roma li
14 di Novembre 1615.
/y* D� V.R. Come fratello.
P're Fr.Angelo Tempesta Guardiano de Franciscan�. Montalboddo. ________________________________________________________ i__________ Arch.Vat�c.Gesuit.19 fol.79. minute,et correct�on autogr.de Bell,