F�rouse,29 ao�t 1615. L'�veque de P�rouse � Bell.; minute de la r�p.
/ Ill/mo et R/mo Sig/re padrone m�o col/mo
Desiderai vedere il rituale, quale sapevo per tanti anni essere
elaborato sotto l'accurata mano et lima del cardinale S/ta Baverina
santa memoria. Intesi essere stampato, m� giudicandosi per la gran-
3'dezza del volume all'uso commune malagevole, stare riposto nella bi
blioteca vaticana, et haver ceduto alla publ�cat�one del novo Ritua
le Romano, che al presente si pratica, uscito quasi dalle sue vis
cere. La gratin ricevuta da V.S.Ill/maz comunque s�a non � stata in
me vacua; perch� h� havuto commod�t� d� scorrerlo con gusto: et il
mio ringratiamento era dovuto. Lo scrupulo di V.S.Ill/ma di haver
disposto d� cosa aliena punge maggiormente la conscienza m�a di ri
tenerla quasi furtiva centra la volont� del padrone; et per liberar
mene,quando mons'gr Santoro o altri,a oui spetta, non ratifichi il
preteso dono, st� pronto di rimetter il libro l� donde � uscito et
.^Tessegu�rne il voler del padrone � cenno di V.S.Ill/ma, alla quale
con hum�i riverenza cacio le mani. Da Perugia � 29 d'agosto 1615.
Di V.S.Ill/ma et R/ma
Hum/mo et devot/mo servitore
Napoleone vescovo d� Perugia.
^^(adresse):
All'Ill/mo et R/mo Sig/re padrone mio col/mo,il S�g/r Cardinale
Bellarmino.
Roma
(s�gillum)
Si risponda che li Rituali del Cardai di S/ta Baverina gi� stam
^^Tpati non s� mandano fuora,perche il Papa non vola che eschino sotto
nome d� Rituale Romano; ma ben s� contenterebbe che uscissero sotto
nome del Card.di S/ta Baverina,come libro dotto et utile. Ma Mons�g-
al�enafo.
Santoro sta per ancora irresoluto; et io non ardisco dirgli che
Arch.Vat. l'^o mandato senza sua saputa; et dubito se esso possa donargli, poi
Cesuit.l6 ^^f.132-33.
^ prohibito mandarli fuora con quel nome di Rituale Romano. V.S.
Or�s.' m�n.a�t. ^/^a Io tenga fin ohe l'habbia letto et considerato tutto con ogni
sua sod�sfatt�one,ancor che ci bisognasse un'anno intiero � piu; et poi lo rimandi;se gli piace,� ci� io possa dire di haverlo prestato,