Difference between revisions of "Page:EBC 1615 07 18 1601.pdf/1"

From GATE
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 4: Line 4:
 
<!-- PLEASE START TRANSCRIPTION UNDER THIS LINE. DO NOT EDIT PREVIOUS LINES!  -->
 
<!-- PLEASE START TRANSCRIPTION UNDER THIS LINE. DO NOT EDIT PREVIOUS LINES!  -->
  
Molto ill/re et R/mo Sig/or come fratello, Mi si dice che V. S.R/ma ha ordine della Ruota di deputar'un giudice,che servi il pro cesso fatto in una causa che verte fra Monsig/or Vulpio et li Padri Gesuiti, et che havendo io detto al suo Agente che bene che V.S.
+
Molto ill.re et R.mo Sig.or come fratello, Mi si dice che V. S. R.ma ha ordine della Ruota di deputar'un giudice,che servi il pro cesso fatto in una causa che verte fra Monsig.or Vulpio et li Padri Gesuiti, et che havendo io detto al suo Agente che bene che V.S.
^^R/ma non si intrighi in cause che possine dar disgusto al suddetto Monsignor, lei sta dubbiosa in quello che debbia fare; et sono pre gato di dirgli il mio parere. Io non posso dar'altro consiglio che quello che pigliare! per me. Se V.S.R/ma fusse libera et potesse senza offender lagiustitia ritirarsi, faria bene per non dispiacere all'amico; ma se non può ritirarsi senza peccato, havendo il precetto d'obedienza,come mi si presuppone, dal tribunal della Ruo ta; et anco se non si puo ritirare senza nuocere alla parte et im pedire il progresso della giustitia, io dico che deve caminar'avan ti con deputare il giudice et scusarsi con lettera appresso Mon-/sig/r Vulpio, con dirgli che lei ha fatto questo per obedienza, et perche sapeva che non era atto pregiuditiale alla causa sua, et che in quello che sarà in libertà sua,procurarà di non dargli disgusto, anzi obedirla et servirla,etc. Et se vorrà anco dire,scrivendo à Monsig/r Vulpio, che io gl'ho dato questo consiglio, mi rimetto all a sua prudenza. Con questo mi raccomando alle sue orationi. Di Ro ma li 18 di Luglio 1 6 1 5 .  
+
R.ma non si intrighi in cause che possine dar disgusto al suddetto Monsignor, lei sta dubbiosa in quello che debbia fare; et sono pre gato di dirgli il mio parere. Io non posso dar'altro consiglio che quello che pigliare! per me. Se V.S.R.ma fusse libera et potesse senza offender lagiustitia ritirarsi, faria bene per non dispiacere all'amico; ma se non può ritirarsi senza peccato, havendo il precetto d'obedienza,come mi si presuppone, dal tribunal della Ruo ta; et anco se non si puo ritirare senza nuocere alla parte et im pedire il progresso della giustitia, io dico che deve caminar'avan ti con deputare il giudice et scusarsi con lettera appresso Mon-.sig.r Vulpio, con dirgli che lei ha fatto questo per obedienza, et perche sapeva che non era atto pregiuditiale alla causa sua, et che in quello che sarà in libertà sua,procurarà di non dargli disgusto, anzi obedirla et servirla,etc. Et se vorrà anco dire,scrivendo à Monsig.r Vulpio, che io gl'ho dato questo consiglio, mi rimetto all a sua prudenza. Con questo mi raccomando alle sue orationi. Di Roma li 18 di Luglio 1615 .  
Di V.S. m/to ill/re etR/ma  
+
Di V.S. m.to ill.re etR.ma  
Come fratello aff/mo per servirla
+
Come fratello aff.mo per servirla
 
Il Card. Bellarmino.
 
Il Card. Bellarmino.
Monsg/r Vescovo della Ripa
+
Monsg.r Vescovo della Ripa
(adresse): Al molto Ill/re R/m Sig/or come fratello Mons/r
+
(adresse): Al molto Ill.re R.m Sig.or come fratello Mons.r
 
Vescovo della Ripa (cachet)
 
Vescovo della Ripa (cachet)

Revision as of 12:22, 7 February 2019

This page has not been proofread


Molto ill.re et R.mo Sig.or come fratello, Mi si dice che V. S. R.ma ha ordine della Ruota di deputar'un giudice,che servi il pro cesso fatto in una causa che verte fra Monsig.or Vulpio et li Padri Gesuiti, et che havendo io detto al suo Agente che bene che V.S. R.ma non si intrighi in cause che possine dar disgusto al suddetto Monsignor, lei sta dubbiosa in quello che debbia fare; et sono pre gato di dirgli il mio parere. Io non posso dar'altro consiglio che quello che pigliare! per me. Se V.S.R.ma fusse libera et potesse senza offender lagiustitia ritirarsi, faria bene per non dispiacere all'amico; ma se non può ritirarsi senza peccato, havendo il precetto d'obedienza,come mi si presuppone, dal tribunal della Ruo ta; et anco se non si puo ritirare senza nuocere alla parte et im pedire il progresso della giustitia, io dico che deve caminar'avan ti con deputare il giudice et scusarsi con lettera appresso Mon-.sig.r Vulpio, con dirgli che lei ha fatto questo per obedienza, et perche sapeva che non era atto pregiuditiale alla causa sua, et che in quello che sarà in libertà sua,procurarà di non dargli disgusto, anzi obedirla et servirla,etc. Et se vorrà anco dire,scrivendo à Monsig.r Vulpio, che io gl'ho dato questo consiglio, mi rimetto all a sua prudenza. Con questo mi raccomando alle sue orationi. Di Roma li 18 di Luglio 1615 . Di V.S. m.to ill.re etR.ma Come fratello aff.mo per servirla Il Card. Bellarmino. Monsg.r Vescovo della Ripa (adresse): Al molto Ill.re R.m Sig.or come fratello Mons.r Vescovo della Ripa (cachet)