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Venise^27_juin^^6^5^_Fra_Giov^Chris^da_Gabbiano_�_Bella.rmin^_
 
Venise^27_juin^^6^5^_Fra_Giov^Chris^da_Gabbiano_�_Bella.rmin^_
  
/ 11^/mo et ^/mo Sig/r m�o osservan^/mo
 
  
Gli molti affari di V.S.Il^/ma s� nelle cont�noe composition�,
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Ill/mo et R/mo Sig/r mio osservand/mo
 
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Gli molti affari di V.S.Ill/ma si nelle contioe compositioni, come nei sopremi carichi della Santa Sede hanno caggionato in me che per atto di riverenza non la sturbassi si sovente con le mie noiose lettere. Non però mai fui scordevole sacri sacrificii et deboli orationi delli molti oblighi che in perpetua servitù
come nei sopremi carichi della Santa Sede hanno caggionato in me
 
 
 
che per atto d� riverenza non la sturbassi s� soven^^^on le m�e noi-
 
 
 
^Tbse lettere. Non per� mai fui scordevole n� sacri sacrifici� et de
 
 
 
boli orationi delli molti oblighi che in perpetua servit� cdn V.S.
 
 
 
Ill/ma mi legorno. Hora spinto dall'interesse di necessit� et di
 
 
 
conservare quell'honore che con sudori et stenti mi acquistai, van
 
 
 
ghe � pregarla farmi grat�a che il Santo Tribunale voglia vedere e
 
 
 
/^prevedere ad una congiura fatta contro di me in materia di Santo Of
 
 
 
ficio; di che ne h� mandato supplica all'Ill/mo Sig/r Cardinale Me-
 
 
 
lini, et d� quanto chiede gli ne mando copia, aspettandone dalla li
 
 
 
beralissima sua cortesia raguagl�o del'successo. Bisognando, per in
 
 
 
formar meglio questo santo tribunale, verr� � Roma, che servirami
 
 
 
/y*anco per occasione di bacc�ar le sacre vesti di V.S.Ill/ma � cui
 
 
 
dal cielo gli auguro felicit�.
 
 
 
D� Venetia li 27 giugno 1615.
 
 
 
Di V.S.Ill/ma et R/ma Devotissimo Servitore
 
Fr.Giovanni Gr�sostomo da Gabbiano.
 
 
 
Si risponda che ho aspettato qualche giorno per vedere se la querela mandata da V.R. al sig/r cardinale Mill�no faceva qual che effetto; e dubitando poi che la lettera di V.R. non sia arriva ta al suddetto Signore, ho dato io al Santo Off�t�o quella copia c che V.R. mi ha mandata. Hora vederemo quello che si far�, et se for^^Tse il Sanie Offitio non ci volesse fare altro, il che non affermo, sar� di buon servo di D�o rimettere l'ingiuria � chi lo h� offeso, sicome ogni giorno Idd�o rimette � tutti noi moltissime offese che gli facciamo, dicendo San Giacomo:In m�lt�s offendimus omnes, et di cendo il Signore: D�m�tt�te et dim�ttetur vobis.
 
 
 
(adresse): All'Ill/mo et R/mo S�g/re et Prone m�o oss/o il Sig/r
 
 
 
Arch.Vat. Gesu�t.17
 
 
 
Cardinale Bellarminm.
 
 
 
Roma.
 
  
 
f.249/ 50. Orig.; autogr.
 
f.249/ 50. Orig.; autogr.

Revision as of 13:13, 29 January 2019

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Venise^27_juin^^6^5^_Fra_Giov^Chris^da_Gabbiano_�_Bella.rmin^_


Ill/mo et R/mo Sig/r mio osservand/mo Gli molti affari di V.S.Ill/ma si nelle contioe compositioni, come nei sopremi carichi della Santa Sede hanno caggionato in me che per atto di riverenza non la sturbassi si sovente con le mie noiose lettere. Non però mai fui scordevole nè sacri sacrificii et deboli orationi delli molti oblighi che in perpetua servitù

f.249/ 50. Orig.; autogr.