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Ill.mo et R.mo Signor.
Vengo troppo honorato della persona di V.S. R.ma, ma il tutto attribuisco all'abundanza della sua gran charita, non al merito mio. Nel negotio del caso di poligamia, se fece già quella determinatione da questa sacra congregatione che secondo l'informatione si giudicò doversi fare. Hora si consideraranno di nuovo le ragioni di V.S. R.ma et si risolverà quello che parrà secondo Iddio piu giusto et piu vero. Tengo certo che tutti questi Signori desiderino servire ad un Prelato di tanto merito quanto e`la persona di V.S. R.ma et io in particulare sapendo quanto grande sia la sua virtù, et quanto tempo habbia continuato di serviere à Dio con ogni santità et al suo numerosissimo di fargli tutto quello servito che à sarà possibile. Iddio Nostro Signor guardi la santa persona sua con ogni prosperità; et si ricordi di me nelle sue sante orationi. Di Roma li 25 di Giugno 1615.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Aff.mo per servirla sempre