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Squillace,31
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Ill/mo et Rev/mo Sig/r mio et patrone osserva/mo. <br>
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La cura d'un populo commessome da monsgr vescovo di Squillace contro mia voglia m'ha trattenuto per insin'adesso che non habbia venuto comforme la mia volontà et obligo à far'riverenza a V.S.Illma come con questa mia con l'occasione di questo mio fratello faccio. Non per questo ho cessato mai ne cessarò nelle mie tepide e fredde orationi e sacrifici pregarne la divina bontà che voglia concederli salute e lunga vita qui per il bisogno che tene Santa Chiesa della sua presenza, e darli forza per sostener'il peso e carrico continuo che sostene. lo per più attender'à me e perche mi riconosco insofficiente à questo peso e cura d'anime, desidero renontiare questo beneficio, e monsignor mio de Squillace non ha voluto admetterme, ma per l'insofficienza che ritrovo in me e per l'ordine e servitù de V.S.Ill/ma comforme l'ardentissimo mio desiderio ch'altare volte l'ho comunicato, me stimola la conscienza de renontiarlo, supplico V.S.Ill/ma. che in questo come in tutte le cose mie m'ordini quanto haverò 'esseguire. Il presente mio fratello regionerà con V.S.Ill/ma sopra una dispensa per l'irregolarità incorsa d'un homicidio per rissa per un clericoche desidera ascender'all'ordini sacri. La supplico quanto più posso che ne voglia favorire se potrà esser per via de penitentieria secreta ô di quel meglio modo che li parerà, certificandola che sarà servitio grande de nostro Signore Dio; io per fine faccio humilmente reverenza a V.S. Ill/ma.<br>
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In Squillace li 31 maggio 1615. <br>
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Di V.S.Ill/ma <br>
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indegnissimo et humilissimo servo <br>
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Don Giovan Jacomo Colocitti<br>
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che fu indegno d'esser della Compagnia de Jesus. <br>
  
1615. G�ovan Jac.Coloc�tti � Bellarmin, j ^^78
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Si risponda che io non posso consigliarlo di renuntiare la cura di anime,essendo offitio gratissimo à Dio, et della sufficienza ha da lassare la cura à giudicarlo al superiore. Quanto alla dispensa che si domanda per il clerico,lassarò che il fratello glia dia ragguaglio di
 
 
**-e^
 
 
 
de la r�ponse.-- -
 
 
 
/ Ill/mo et Rev/mo Sig/r mio et patrone osserv/mo.
 
La cura d'un populo commessome da monsgr vescovo di Squillace
 
 
 
contro mia voglia m'ha trattenuto per insin'adesso che non habbia
 
 
 
venuto comforme la mia volont� et obligo � far'riverenza a V.S.111^^
 
 
 
y^come con questa mia con l'occasione di questo mio fratello faccio.
 
 
 
Non per questo ho cessato mai ne cesser� nelle mie tepide e fredde
 
 
 
orationi e sacrificii pregarne la divina bont� che voglia conceder
 
 
 
li salute e lunga vita qui per il bisogno che tene Santa Chiesa
 
 
 
della sua presenza, e darli forza per sostener'il peso e carrico
 
 
 
/^continuo ohe sostene. Io per pi� attender'� me e perche mi riconos
 
 
 
co insofficiente � questo peso e cura d'anime, desidero renontiare
 
 
 
questo beneficio, e monsignor mio de Squillace non ha voluto admet-
 
 
 
terme, ma per l'insofficienza che ritrovo in me e per l'occasione
 
 
 
che desidero bavere di trattenermi in Roma sotto l'ordine e servit�
 
 
 
de V.S.Ill/ma comforme l'ardentissimo mio desiderio ch'altro volte
 
 
 
l'ho comunicato, me stimola la conscienza de renontiarlo, supplico
 
 
 
V.S.Ill/ma, che in questo come in tutte le cose mie m'ordini quanto
 
 
 
haver� 'esseguire. Il presente mio fratello ragioner� con V.S.Ill/ma
 
 
 
sopra una dispensa per l'irregolarit� incorsa d'un homioidio per
 
 
 
rissa per un clerico che desidera ascender'all'ordini sacri. La sup
 
 
 
plico quanto pi� posso che me voglia favorire se potr� esser per
 
 
 
via de penitentieria secreta o di quel meglio modo che li parer�,
 
 
 
certificandola che sar� servitio grande de nostro Signore Dio; et
 
 
 
io per fine faccio humilmente reverenza a V.S.Ill/ma.
 
 
 
di quanto si � fatto.
 
Gesuit.^7
 
 
 
In Squillace li 31 maggio 1615. Di V.S.Ill/ma
 
indegnissimo et humilissimo servo Don Giovan Jacomo Colocitti che fu indegno d'esser della Compagnia de Jesus.
 
 
 
Si risponda che io non posso consigliarlo di renuntiare la
 
cura di anime,essendo offitio gratissimo Dio, et della sufficienza ha da lassare la cura giudicarlo al superiore.Quanto alla dispensa che si domanda per il clerico,lassar� che il suo fratello gli dia ragguaglio di
 

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Ill/mo et Rev/mo Sig/r mio et patrone osserva/mo.
La cura d'un populo commessome da monsgr vescovo di Squillace contro mia voglia m'ha trattenuto per insin'adesso che non habbia venuto comforme la mia volontà et obligo à far'riverenza a V.S.Illma come con questa mia con l'occasione di questo mio fratello faccio. Non per questo ho cessato mai ne cessarò nelle mie tepide e fredde orationi e sacrifici pregarne la divina bontà che voglia concederli salute e lunga vita qui per il bisogno che tene Santa Chiesa della sua presenza, e darli forza per sostener'il peso e carrico continuo che sostene. lo per più attender'à me e perche mi riconosco insofficiente à questo peso e cura d'anime, desidero renontiare questo beneficio, e monsignor mio de Squillace non ha voluto admetterme, ma per l'insofficienza che ritrovo in me e per l'ordine e servitù de V.S.Ill/ma comforme l'ardentissimo mio desiderio ch'altare volte l'ho comunicato, me stimola la conscienza de renontiarlo, supplico V.S.Ill/ma. che in questo come in tutte le cose mie m'ordini quanto haverò 'esseguire. Il presente mio fratello regionerà con V.S.Ill/ma sopra una dispensa per l'irregolarità incorsa d'un homicidio per rissa per un clericoche desidera ascender'all'ordini sacri. La supplico quanto più posso che ne voglia favorire se potrà esser per via de penitentieria secreta ô di quel meglio modo che li parerà, certificandola che sarà servitio grande de nostro Signore Dio; io per fine faccio humilmente reverenza a V.S. Ill/ma.
In Squillace li 31 maggio 1615.
Di V.S.Ill/ma
indegnissimo et humilissimo servo
Don Giovan Jacomo Colocitti
che fu indegno d'esser della Compagnia de Jesus.

Si risponda che io non posso consigliarlo di renuntiare la cura di anime,essendo offitio gratissimo à Dio, et della sufficienza ha da lassare la cura à giudicarlo al superiore. Quanto alla dispensa che si domanda per il clerico,lassarò che il fratello glia dia ragguaglio di