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un decreto che sotto pena di scommunica latae sententiae et d'inhabilità al generalato,non sia lecito à nissuno procurare il generalato per se ò per altri, et quando l'abbate generale sia convinto d'havere procurato la confirmatione, ipso facto sia inhabile che quella volta ad esser confirmato; l'altro di ordinare che quelli priori soli habbiano voto in capitolo che sono fatti priori nel capitolo generale ò annale; gli altri, fatti dall'Abbate generale solo nel suo triennio, non habbiano voto; perche in questo modo si chiudarebbe la strada all'Abbate Generale di farsi li voti per la confirmatione. Se con questi rimedii ò altri, che alle RR.VV. verranno in mente, si possi assicurare la Congregatione che la confirmatione possa essere utile, potranno le RR.VV. nel capitolo generale presente mettere à partito, se sia bene tornare al primo instituto di S.Pietro C[e]lestino; et parendogli bene, ne potranno fare decreto,il quale io procurato di farlo confirmare da Nostro Signore et quando non gli paia bene, non si farà altro; perche non pretendo violentare in cosa nessuna la volontà loro. Et perché il rev.mo padre Abbate generale presente hà dato nel suo governo compita sodisfattione alla Santità di Nostro Signore et à me, havendo dimostrato prudenza et giustitia et integrità di vita et zelo dell'honore di Dio et del bene della Congregatione, ne ci é  pericolo che si habbia procurato la confirmatione, sapendo che,secondo le Constitutioni, non poteva essere confirmato, per questo mi é  parso di mio proprio moto impetrare da Nostro Signore un breve per il quale sia data facoltà al capitolo generale di poterlo confirmare pro hac vice tantum, il quale si leggerà alle RR.VV. Et se bene Nostro Signore et io lasciamo intiera libertà al capitolo di confirmarlo ò non confirmarlo, nondimeno io non posso fare di meno di pregare le RR.VV. che, spogliate d'ogni interesse proprio, considerino quello che io dissi da principio che, quando il Superiore é buono, in tre anni soli poco frutto può fare nel suo buon governo, ma,essendo confirmato, può giovare grandemente. Et sopra tutto le prego à credermi che in queste cose che gl'ho proposto
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un decreto che sotto pena di scommunica latae sententiae et d'inhabilità al generalato,non sia lecito à nissuno procurare il generalato per se ò per altri, et quando l'abbate generale sia convinto d'havere procurato la confirmatione, ipso facto sia inhabile che quella volta ad esser confirmato; l'altro di ordinare che quelli priori soli habbiano voto in capitolo che sono fatti priori nel capitolo generale ò annale; gli altri, fatti dall'Abbate generale solo nel suo triennio, non habbiano voto; perche in questo modo si chiudarebbe la strada all'Abbate Generale di farsi li voti per la confirmatione. Se con questi rimedii ò altri, che alle RR.VV. verranno in mente, si possi assicurare la Congregatione che la confirmatione possa essere utile, potranno le RR.VV. nel capitolo generale presente mettere à partito, se sia bene tornare al primo instituto di S.Pietro C[e]lestino; et parendogli bene, ne potranno fare decreto,il quale io procurato di farlo confirmare da Nostro Signore et quando non gli paia bene, non si farà altro; perche non pretendo violentare in cosa nessuna la volontà loro. Et perché il rev.mo padre Abbate generale presente hà dato nel suo governo compita sodisfattione alla Santità di Nostro Signore et à me, havendo dimostrato prudenza et giustitia et integrità di vita et zelo dell'honore di Dio et del bene della Congregatione, ne ci é pericolo che si habbia procurato la confirmatione, sapendo che,secondo le Constitutioni, non poteva essere confirmato, per questo mi é parso di mio proprio moto impetrare da Nostro Signore un breve per il quale sia data facoltà al capitolo generale di poterlo confirmare pro hac vice tantum, il quale si leggerà alle RR.VV. Et se bene Nostro Signore et io lasciamo intiera libertà al capitolo di confirmarlo ò non confirmarlo, nondimeno io non posso fare di meno di pregare le RR.VV. che, spogliate d'ogni interesse proprio, considerino quello che io dissi da principio che, quando il Superiore é buono, in tre anni soli poco frutto può fare nel suo buon governo, ma,essendo confirmato, può giovare grandemente. Et sopra tutto le prego à credermi che in queste cose che gl'ho proposto
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