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teri parrocho nempe ea peccata a quibus alias non fuerunt legitime absoluti".
Dalle cui dichiarationi difficilmente si cava il vero senso et autorità che si cerca, e l'istesso del proprio sacerdote in confessione saltem in anno dice il catechismo romano. E Concilio Tridentino g), fa che maggior difficultà à regolari apporti;attesochè,come nota nella sua prasse episcopale Paulo Piacesio h), que sti nostri privilegi sono da Gregorio 13 redotti secondo all'uso e decreto Tridentino che non ad esso siano contrari,ponendovi queste due clausule il Pontefice "Nullis contrariis etiam suis obatantibus", e "in quantum decretis Concilii Tridentini non sunt contraria". Cosi dice in una sula bolla data e publicata nel 1572 nel primo anno del suo pontificato,rivocando tutti i privilegii di Pio Quinto; e l'istesso dice Roderiquez i). Questi autori dicono di più che tutti i Papi sogliono nelle confirmatori di privilegii mettervi tale clausule. E perchè il detto capitolo Omnis stá in corpore iuris, se non ne fa espressa mentione, difficilmente appare che i Pontefici, dando i privilegi, voglino derogare á quei decreti,come il medesimo Roderiquez cita autori nel detto articolo e nel 12, 13 e 14