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Ill/mo et R/mo Mons/re padrone mio col'mo<br> | Ill/mo et R/mo Mons/re padrone mio col'mo<br> | ||
'E vero, Ill/mo e R/mo MOnsignore, et à pur assai rincresce che venghi io quasi spesso à salutare V.S. Ill/ma con lettere dandole noia e incomodo. Ma è anche vero, Ill/mo Sig/re. che chi volle delle gratie et favori concernenti la salute dell'anima, che alle volte si trova in lacii et laberinti, bisogna ricorrere al fonte et quasi altrocervio liberarsi dalli veleni mortiferi.<br> | 'E vero, Ill/mo e R/mo MOnsignore, et à pur assai rincresce che venghi io quasi spesso à salutare V.S. Ill/ma con lettere dandole noia e incomodo. Ma è anche vero, Ill/mo Sig/re. che chi volle delle gratie et favori concernenti la salute dell'anima, che alle volte si trova in lacii et laberinti, bisogna ricorrere al fonte et quasi altrocervio liberarsi dalli veleni mortiferi.<br> | ||
| + | Occorse dunque, Ill/mo Monsignore, che à questi giorni passati è venuto in pensiero all Sig/r vicario di questa città di Cartona, non essendovi Monsignore nostro, quale è buono in se et hà ottimo fine, ma i mezzi per pervenire as esso non paiono lodevolim, massime quando concernono il pregiudito del terzo, et è che dice volere un editto à tutti christiani fedeli sotto la sua | ||
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