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Molto R.do Padre mio, Questa mattina ho parlato alli Sig.ri Cardinali Borghese, et Millino, et hanno detto, che il decreto di Monsig.or Cellese non è prejudiciale, et che lui stesso lo puo revocare, se non è giusto, et però che si dica à Monsig.or Cellese che oda di nuovo ambedue le parti, et faccia quello, che è giusto.
E venuto per hoggi il fratello del Garzadoro, et dice, che non è vero, che nessuno della sua parte habbia informato il suddetto giudice Monsig.or Collese: se bene il contrario mi disse hieri V. R. Di piu dice, che il collegio non ha affettato quelli beni ad alcuno, che è pur contrario di quello che V. R. mi disse, et in somma dice, che non vol consentire in questo giudice. Esso tornarà qua fra un' hora: però V. R. mi faccia piacere di mandar qua qualch'uno, che gli possa rispondere, à ciò almeno ci accordiamo nel fatto.
Parlai anco al Card. Borghese, et gli diedi il memoriale di quell'altro negotio. Mi senti, et anco lesse il memoriale, et disse che parlarebbe con Monsig.or Santarello ma non pote condurlo à dirmi assolutamente, che farebbe osservar i privilegii del collegio, et prohibere il Santarello che lassasse questa causa. di 1614.
A1 m.to R.do Padre Rettore del collegio Germanico.

Li Sig.ri Cardinali, Borghese, et Millino, et io insieme con loro habbiamo eletto il primo, cioè Monsig.or Collesio.
il Card.Bellarmino.