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Ill.mo et Rev.mo Sig.r mio osservandissimo<lb/>
 
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Il zelo dell'honor di Dio et della salute dell'anime m'induce à fare il presente officio, parendomi ch'altrimenti vi metterei di conscienza, massime potendolo fare per mezo di V. S. Ill.ma, quale non
 
Il zelo dell'honor di Dio et della salute dell'anime m'induce à fare il presente officio, parendomi ch'altrimenti vi metterei di conscienza, massime potendolo fare per mezo di V. S. Ill.ma, quale non
sarà per attribuirlo se non à puro affetto, et à promuovere il fatto quanto lo stimarà necessario. Et è che, havendo inteso che Sua Beatitudine disegna à queste più povere chiese di Levante com'è Andro, Sira, Santorini etc. vacando, non provedere più di proprio vescovo, ma raccomandarle ad altri prelati vicini di chiese più pingui, m'è parso, per l'esperienza havuta in queste volte che vi sono stato in missione, di proporre il pericolo à che vengono con ciò ad esporsi, ch'è d'haversi in puoco tempo à spegnere in esse il rito latino,bper causa eh'essendo fra scismatici, i quali non agognano altro che distruggere li cattolici et tirarli quanto ponno al rito et errori loro, se manca la particolare assistenza de'proprii pastori, non possono se non perire,come l'esperienza ha mostrato in Paro, che per questa ragione s'è resa tutta de'Greci in puoco tempo. Massime che non vi possono provedere di buoni vicarii, essendo i preti diquesti paesi per ordinario molto ignoranti,et, qual ch'è peggio di
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sarà per attribuirlo se non à puro affetto, et à promuovere il fatto quanto lo stimarà necessario. Et è che, havendo inteso che Sua Beatitudine disegna à queste più povere chiese di Levante com'è Andro, Sira, Santorini etc. vacando, non provedere più di proprio vescovo, ma raccomandarle ad altri prelati vicini di chiese più pingui, m'è parso, per l'esperienza havuta in queste volte che vi sono stato in missione, di proporre il pericolo à che vengono con ciò ad esporsi, ch'è d'haversi in puoco tempo à spegnere in esse il rito latino, per causa ch'essendo fra scismatici, i quali non agognano altro che distruggere li cattolici et tirarli quanto ponno al rito et errori loro, se manca la particolare assistenza de'proprii pastori, non possono se non perire, come l'esperienza ha mostrato in Paro, che per questa ragione s'è resa tutta de' Greci in puoco tempo. Massime che non vi possono provedere di buoni vicarii, essendo i preti di questi paesi per ordinario molto ignoranti, et, qual ch'è peggio di
non molto buona edificatione; nè visitarli spesso (come dimostra la prattica) o per li disaggi et pericoli che v'occorrono,senza gli emolumenti che hanno le visite di christianità o per altra causa. Si che da queste aggregationi par che ne deva seguire grandissimo scapito alle chiese intorno allo spirituale et alla fede. Et quando non sia altro verranno infallibilmente à perdersi l'entrate di questi vescovadi latini, perche i prelati greci procurano d'occuparsele senz'altro con allegare che, essendo benefizi! lasciati à vescovi
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non molto buona edificatione; nè visitarli spesso (come dimostra la prattica) o per li disaggi et pericoli che v'occorrono, senza gli emolumenti che hanno le visite di christianità o per altra causa. Si che da queste aggregationi par che ne deva seguire grandissimo scapito alle chiese intorno allo spirituale et alla fede. Et quando non sia altro verranno infallibilmente à perdersi l'entrate di questi vescovadi latini, perche i prelati greci procurano d'occuparsele senz'altro con allegare che, essendo benefizii lasciati à vescovi
 
dell'isola, non ve n'essendo altri, tocchino à loro. La qual ragione è convincente appresso li Turchi: et infatti con questo pretesto s'è
 
dell'isola, non ve n'essendo altri, tocchino à loro. La qual ragione è convincente appresso li Turchi: et infatti con questo pretesto s'è
intruso il vescovo greco di Milo ne'beni di quel vescovato latino, à tempo della vacanza del passato vescovo,che con molta forza se n'è
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intruso il vescovo greco di Milo ne' beni di quel vescovato latino, à tempo della vacanza del passato vescovo, che con molta forza se n'è
 
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Ill.mo et Rev.mo Sig.r mio osservandissimo
Il zelo dell'honor di Dio et della salute dell'anime m'induce à fare il presente officio, parendomi ch'altrimenti vi metterei di conscienza, massime potendolo fare per mezo di V. S. Ill.ma, quale non sarà per attribuirlo se non à puro affetto, et à promuovere il fatto quanto lo stimarà necessario. Et è che, havendo inteso che Sua Beatitudine disegna à queste più povere chiese di Levante com'è Andro, Sira, Santorini etc. vacando, non provedere più di proprio vescovo, ma raccomandarle ad altri prelati vicini di chiese più pingui, m'è parso, per l'esperienza havuta in queste volte che vi sono stato in missione, di proporre il pericolo à che vengono con ciò ad esporsi, ch'è d'haversi in puoco tempo à spegnere in esse il rito latino, per causa ch'essendo fra scismatici, i quali non agognano altro che distruggere li cattolici et tirarli quanto ponno al rito et errori loro, se manca la particolare assistenza de'proprii pastori, non possono se non perire, come l'esperienza ha mostrato in Paro, che per questa ragione s'è resa tutta de' Greci in puoco tempo. Massime che non vi possono provedere di buoni vicarii, essendo i preti di questi paesi per ordinario molto ignoranti, et, qual ch'è peggio di non molto buona edificatione; nè visitarli spesso (come dimostra la prattica) o per li disaggi et pericoli che v'occorrono, senza gli emolumenti che hanno le visite di christianità o per altra causa. Si che da queste aggregationi par che ne deva seguire grandissimo scapito alle chiese intorno allo spirituale et alla fede. Et quando non sia altro verranno infallibilmente à perdersi l'entrate di questi vescovadi latini, perche i prelati greci procurano d'occuparsele senz'altro con allegare che, essendo benefizii lasciati à vescovi dell'isola, non ve n'essendo altri, tocchino à loro. La qual ragione è convincente appresso li Turchi: et infatti con questo pretesto s'è intruso il vescovo greco di Milo ne' beni di quel vescovato latino, à tempo della vacanza del passato vescovo, che con molta forza se n'è
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