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. ##Recanati,27 novembre 1614. Giov.Pietro Melchiorre � Be^ll

/ Ill/mo et R/mo Sig/re mio in Christo colendissimo

Alli 26 di questo mes� � partito di qu� per Roma 1 'ill/mo Sig/re

cardinale d'Aracoeli; ma questa sua partenza � stata a tutta questa

citt� di gran dolore per la gran perdita ch'ha fatta, quale ha di-.

jTmostrato con lacrime e pianti e con altri segni di dolore e di amo

re insieme. Ne questo deve causare maraviglia, perche si � portato

tanto bene con questo suo popolo che � stato come ottimo pastore

con la sua greggia e come padre amorevolissimo verso li suoi cari

figlioli; quali tutti,se bene con diversi e vari modi, si lamentaae-

/^vano di questo abbandonamento; la maggiorre parte per� conveniva

con quelli lamenti delli discepoli di S.Marcino "Cur nos,pater, de-

seris, aut cui nos desolatos relinquis ?" Ma lassando da parte quel

lo che tocca a tutti, dico una parola di quello che tocca a noi. Di

co dunque,che in questo anno et mezzo eh'� stato qui il detto Sig/re

,/rill/mo, ha favorito molto questo nostro collegio in tutte l'occor-

renze, et ha dati molti segni del suo amore verso la nostra Compag

nia e della gran stima che f� di quella. Per tanto ho scritto ques

ta � V.S.Ill/ma e perch� lei lo sappia e per pregarla che, non es

sendo noi atti a ringratiarla, si degni lei di supplire al nostro

^^?mancamen^o, quando vedere S.S.Ill/ma, con testificarli che cognos-

ciamo in parte li benefitii ricevuti e li conserviamo con gfata me

moria e con desiderio di corrispondere nel megliore modo che possia

mo, e dove mancaranno le forze supplire coll'animo. Finisco con sup

plicarla che mi perd/onji del fawstidio, se bene so per altra parte

.^Tche fa volentieri ogni fatica per la Compagnia e li fo humilissima

et affettuosissima riverenza.

Scorna � me

Di Recanati alli 27 di novembre 1614.

ha detto.

V.S.Ill/ma et Rev/ma

Arch.Vat. Gesuit.17 fol 186-187^.

Humilissimo servo nel Signore Giovan Pietro Melchiorre.

Lettre et

Si risponda che non mi sono nuove le virt� dell'ill/mo car-

Min.autog.

(dinale Aracoeli ne l'amorevolezza con li nostri; et il populo si pu�

consolare,perche all'aprile pensa di ritornare alla sua residenza,