Ill. mo et rev. mo Signore padr.ne colend.mo
Nel tempo che uscì in luce il Breviario riformato dalla Santità di N'ro Sig're Clemente 8° et io mi ritrovavo in Roma, a caso aboc- catomi con uno de'Signori Riformatori nel Vaticano, dopo molti dis- corsi intorno ad esso Breviario et riforma, trattassimo insieme di quell'ufficio di San Didaco, composto da quel padre Zoccolante con l'ottava, et esso Signore mi disse detto ufficio essere surrettitio e la bolla che lo accompagnava falsa: si che corse quel padre peri colo della vita et sdenato N'o Sig're haver commandato anco fosse /^/levata la commemoratione del Breviario. Bora perche veggo che
molti seguitane in recitare detto officio con sua ottava, supplico
V.S.Ill/ma et Rev/ma a grattarmi di sincerar la mia conscientia et
de miei frati, se si pu� fare � no. Mi raccordo bene che, trovando
mi a pranso con 1'ill/mo Sig/re cardinale Baronie, mi disse che s'
/^Thaveva a fare provisione alli ufficii dei Regolari, passando in es
si molti inconvenienti, come veramente passano, et tanto pi� quanto
che con l'occasione della riforma un padre Zoccolante ha molto alte
rato detti ufficii et le rubriche approbate da ia Pio V. di fel�vmm.
mem. Ricever� a gratta singolarissima la risolutione per via di Man-
-^tova. Fra tanto, augurando � V.S.Ill/ma et
ogni vero contento,
le fo humilissima riverenza et bascio la sacra veste. Di acquane-
gra Mantovana il 12 nov. 1614. Di V.S.Ill/ma et R/ma
Servo
Fra Gio.Ba�t^ Mantovano Capuccino indegno.
Si risponda che la prohibitione della commemoratione di san Diego fu per il breviario commune: ma non � prohibito alli frati di San Francesco farne festa etdirne l'offitio. Vero � che mi pare che che dovevano contentarsi di farne festa doppia, ma non solenne della prima classe. Ma non tocca � me � riformare i frati di san Francesco. Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.302-303^. Lettre orig. (adresse: A11'I11^^<^<