22X sept.l6l4. G.F.Stupani � Bell.(�ont�n.)et-r�ponse de Bell /Sig/r Mellini, e l� raccomando tanto le lettere di lu� quanto le m m�e; per il che,se l� parer� bene, si degnar� informarne similmente il detto 111/mo. Per un'segno dell'ingegno di lu�, l� mando gl'alligati versi, gi� ^*da lui fatti in lode d� Sua Santit�, cos� com'egli li scr�sse una volta di sua mano, et io l� portai a casa mia; che,s'egl� havesse saputo a tempo ch'io l� dovessi mandare, forsi me li havrebbe dati di nuovo in altra forma. Pr�egola con ogni hum�lt� mi perdoni di tante molestie; facc�o- /^l� humilmente riverenza. Da Mazzo alli 22 Settembre 1614. Di V.S.Ill/ma et Rev/ma Humiliss/o e divot�ss/o servitore G�ovan Pietro Stupano Arciprete di Mazzo.
Risposta.
Molto Rev/do Signore, quanto V.S. mi haveva riscaldato all'
amore del curato d� Tirano con il principio della sua lettera, tan
to mi ha raffreddato con il fine et con mandarmi i versi di lui;
perche, se io non ho tempo di leggere una compos�t�one cos� capr�e-
^^7ciosa et vana, non so come esso habb�a hauto tempo di farlo, doven
do attendere del cont�nuo � governare tante anime et difenderle da
dall'inganno degl'heretici. Se al manco quelli versi fussero h�nn�
sacri atti ad accendere 1'anime all'amor d� Dio, sar�a il tempo et
la fatiga non del tutto persa. Io dar� li versi al Sig/r Cardinal
^^^Millino et gli raccomandare la povert� d� cotesto curato, et,se es
so vorr� mostrare li versi al Papa, lo potr� fare, perche io,come
non l� ho letti, non ardisco presentarli � Sua Santit�. Con questo
etc./,/
L-a sopra scri..t.ta =
Al mobto R/do Signore il Sig/or Giovan Pietro Stup ano Arcipre-
te d� Mazzo.
Arch.Vat�c.Gesuit.17 fo.166-167^ Lettre orig. (adr.: All'Ill/mo e R/mo Sig/r il Sig/r Cardinale Bellarmino Prone Col/mo.RomaJ Brouillon autogr.de B.