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Turin,l8 august.1614. Ambroisio Brina � Bellarmin; minute de la r�p.

Ill/mo Signore Credo non solo dalli Signori agenti, ma d'altri V.S.Ill/ma bave

ra inteso il pochissimo racolto, massime nel finaggio di Ponzole,

nel quale non si è raccolto la metà di quello che si soleva; et ha-

vendone trattato con li signori suoi agenti in haverne qualche ris

toro, mi hanno detto che conviene scrivere ha V.S.Ill/ma. Perciò

stretto dalla necessita ho preso tanta baldanza di scrivere la pre

sente per la quale la supplico si degni mandar alli suoi agenti che

senza contesa alcuna mi facciano quel restero che richiedera la rag-

gione et conforme all'instromento. Non so per qual causa li agenti

di V.S.Ill/ma mi fanno questa difficoltà,sapendo che il raccolto di

quest'anno è assai peggio che quello che ci fece ristoro al fu Fo-

chiardo. Et confidandomi nella sua clemenza, non gli sar� piu longo,

augurandoli dal Signore ogni sommo bene.

Torino li 18 agosto 1614.

Di V.S.Ill/ma

Humil/mo servitore

Ambrosio Brina.

Si risponda che io non sò come parli l'instromento dell'af fitto, et però non posso risolvere niente, mà scriverò all'agenti ^ ^ c h e mi diano informatione. Ben^^/desidero che, si come V.S. è sol lecita è domandar il ristoro secondo l'istrumento, così fusse sol lecita à pagare al tempo che assegna l'agosto per la prima paga et il decembre per la seconda: et pure lei non paga se non doppo longo tempo contra il tenore dell'istrumento. Ma à quanto al ristoro, io ho visto l'istrumento, il quale ordina che si dia il ristoro in certi casi, li quali se ora concorrono non lo sò; ma mi farò informare della verità et farò quello che sarà di giustitia.

Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.200-201 .^Lettre orig.; adresse:

Al'Ill/mo Sig/r il Sig/r Cardinal Bellarminio,mio Sig/re

Roma

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2 y minute autogr.