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Rome,28 juin 1614^________________________________________
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Molto Ill.<sup>re</sup> Sig.<sup>or</sup> Cugino, Gia V. S. haverà riceuto li droppi, che domandava im una sua lettera scritta al sig<sup>or</sup> Marcello, la quale io aprii, come il sudetto sig.<sup>or</sup> Marcello mi disse che io facesse. Se bene V. S. mi haveva scritto, che lo sposo della sig.<sup>ra</sup> Agnese, era nipote del Vescovo di Grosseto, nondimeno presto mi accorsi dell'errore di penna, ò di memoria, perche il Vescovo di Massa, et non quello di Grosseto subito mi scrisse dandomi conto di questo parentado, ringratiando, et lodando, et rallegrandosi, etc; et io gia glìho risposto come conveniva, massime che questo Prelato mi è amicissimo da longo tempo, et è tale, che io porto invidia alla sua molta bontà.
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/ Molto Ill/re Sig/or Cugino, Gi� V.S. bavera ricanto li droppi, che domandava in una sua lettera scritta al sig/or Marcello, la qua le io aprii,come il suddetto sig/or Marcello mi disse che io facesse. Se bene V.S. mi haveva scritto,che lo sposo della sig/ra Agnese,era ;fhipote del Vescovo di Grosseto, nondimeno presto mi accorsi dell'er rore di penna,di memoria, perche il Vescovo di Massa,et non quello di Grosseto subito mi scrisse dandomi conto di questo parentado, rin graziando,et lodando,et rallegrandosi,etc ;et io gi� gl'ho risposto come conveniva, massime ohe questo Prelato mi amicissimo da longo /^tempo, et tale, che io porto invidia alla sua molta bont�.
 
Alla Sig/ra Agnese prego da Dio ogni sorte di benedittione,et non mancar� raccomandarla con le mie fredde orationi alli S/ti Apostoli Pietro,et Paulo, nella festa de quali si celebra questo matrimonio.
 
Il Sig/or Alessandro non cessa di stimularmi con lettere scritte � ,^Tme,et ad altri, che io voglia finire questa lite,et accordarlo con
 
V.S. Ma io gli rispondo,che non havendo potuto metterlo d'accordo in cinque mesi,essendo qua presente esso,et il sig/or Marcello, et havenr do piu volte udito l'un'et l'altro: molto meno posso farlo hora in assenza. Ma ho scritto � lui,et hora scrivo � V.S. che non mi potran-^no fare maggior piacere, che accordarsi fra di loro. Et potria V.S. proporre al sig/or Alessandro, uno � piu partiti, et scegliere i piu facili ad esser'accettati: et domandare � lui che proponga esso anco ra alcuni partiti, e cosi pian piano venire all'accordo: essendo securi, che molto meglio^ � perdere alcuna cosa del suo per amor della ^^^pace et concordia et reputazione del mondo, che non � guadagnar'alcuna cosa con restar'inimici, et scandalizar'i prossimi. Se bene � piu Mss.Cerv. 53 foo verisimile,che litigando,tutti perderanno assai, et poi alla fine si lO�.Aut.pg^^^^^^^^ senza utilit� di non si esser accordati al principio. La
 
partita del sig/or Alessandro di casa mia con quella furia,et parole -^poco considerate mi dispiacque per conto suo, ma del resto poco affare
 
no mi diede, perche so,che non gli diedi occasione. Con questo mi rac comando � V.S. et gli prego da Dio ogni contentezza Di Roma li 28....
 

Revision as of 23:56, 26 December 2018

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Molto Ill.re Sig.or Cugino, Gia V. S. haverà riceuto li droppi, che domandava im una sua lettera scritta al sigor Marcello, la quale io aprii, come il sudetto sig.or Marcello mi disse che io facesse. Se bene V. S. mi haveva scritto, che lo sposo della sig.ra Agnese, era nipote del Vescovo di Grosseto, nondimeno presto mi accorsi dell'errore di penna, ò di memoria, perche il Vescovo di Massa, et non quello di Grosseto subito mi scrisse dandomi conto di questo parentado, ringratiando, et lodando, et rallegrandosi, etc; et io gia glìho risposto come conveniva, massime che questo Prelato mi è amicissimo da longo tempo, et è tale, che io porto invidia alla sua molta bontà.