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Rome,14 juin 1614. Bellarmin au card. X / . Ill/mo Signor
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Ill.<sup>mo</sup> Signor<br>
Ho riconto una lettera di un conte italiano chiamato Benvenuto, et altre volte f.Nicol� da Ferrara Capuccino, il quala,insieme mi mandava una lettera per darla in mano propria alla Santit� di N/ro ^Tsignore, et mi ricercava che io mandasse la risposta per mezo del Signor Conte di Castro Ambasciatore di sua ^/t� Catholica.� V.S.Ili/ ma. Io diedi la lettera alla S/t� sua, et insieme la leggessimo tut ta, et la S/t� sua mi comando che io scrivesse V.S.Ill/ma che lei facesse sapere al suddetto Benvenuto che quello,che esso propone, <^7non piace alla S/t� sua in modo veruno. Per� V.S.Ill/ma sar� servita di far sapere al suddetto Benvenuto quanto N/ro Signore comanda, et io mi offerisco V.S.Ill/ma per servirla in tutto quello ohe gli piacer� commandarmi, essendo molto affettionato alla molta virt� sua, della quale spesso me n'ha parlato il Sig/or Cardinale Zapa/^"ta. Con questo prego da Dio V.S.Ill/ma ogni accrescimento di gra tin divina. Di Roma li 14 di Giugno 1614.
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Ho riceuto una lettera di un conte italiano chiamato Benvenuto, et altre volte f. Nicolò da Ferrara Capuccino, il quale insieme mi mandava una lettera per darla in mano propria alla Santità di N.<sup>ro</sup> Signore, et mi ricercava che io mandasse la risposta per mezo del Signor Conte di Castro Ambasciatore di sua M.<sup>tà</sup> Catholica, à V. S. Ill.<sup>ma</sup>. Io diede la lettera alla S.<sup>tà</sup> sua, et insieme la leggessimo tutta, et la S.<sup>tà</sup> sua mi comando che io scrivesse à V. S. Ill.<sup>ma</sup> che lei facesse sapere al suddetto Benvenuto che quello, che esso propone, non piace alla S.<sup>tà</sup> sua in modo veruno. Però V. S. Ill.<sup>ma</sup> sarà servita di far sapere al suddetto Benvenuto quanto N.<sup>ro</sup> Signore comanda, et io mi offerisco à V. S. Ill.<sup>ma</sup> per servirla in tutto quello che gli piacerà commandarmi, essendo molto affettionato alla molta virtù sua, della quale spesso me n'ha parlato il Sig.<sup>or</sup> Cardinale Zapata. Con questo prego da Dio à V. S. Ill.<sup>ma</sup> ogni accrescimento di gratia divina. Di Roma li 14 di Giugno 1614.<br>
Di V.S.Ill/ma Servitore Il Card.Bellarmino.
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Di V. S. Ill.<sup>ma</sup><br>
Arch.Vatic. Gesuit.19 fol.146. Minute autogr.
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Servitore<br>
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Il Card. Bellarmino.

Revision as of 22:39, 17 December 2018

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Ill.mo Signor
Ho riceuto una lettera di un conte italiano chiamato Benvenuto, et altre volte f. Nicolò da Ferrara Capuccino, il quale insieme mi mandava una lettera per darla in mano propria alla Santità di N.ro Signore, et mi ricercava che io mandasse la risposta per mezo del Signor Conte di Castro Ambasciatore di sua M. Catholica, à V. S. Ill.ma. Io diede la lettera alla S. sua, et insieme la leggessimo tutta, et la S. sua mi comando che io scrivesse à V. S. Ill.ma che lei facesse sapere al suddetto Benvenuto che quello, che esso propone, non piace alla S. sua in modo veruno. Però V. S. Ill.ma sarà servita di far sapere al suddetto Benvenuto quanto N.ro Signore comanda, et io mi offerisco à V. S. Ill.ma per servirla in tutto quello che gli piacerà commandarmi, essendo molto affettionato alla molta virtù sua, della quale spesso me n'ha parlato il Sig.or Cardinale Zapata. Con questo prego da Dio à V. S. Ill.ma ogni accrescimento di gratia divina. Di Roma li 14 di Giugno 1614.
Di V. S. Ill.ma
Servitore
Il Card. Bellarmino.