^Pa.risJ 10 avril ^6l4._Le Nonce de Paris_� Bellarmin.
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/ Al S�g/r cardinale Bellarmino de X d'aprile 1614. Prima di ricevere la lettera di V.S.Ill/ma de 28 di febraro, io havevo presentito che il padre Marseglia Celestino non si mostrava contento del suo padre Provinciale che l'haveva deposto dalla carijfca di priore di questo convento di Parigi e mandato a quello di Soissons; m� p erch� n� egli n� altri per lui s'erano di ci� doluti me co, non m'ero preso pensiero d'informarmene particolarmente, come ho poi fatto subito ricevutone l'ordine, che � stata V.S.Ill/ma servita di darmene con la predetta sua. Onde bevendone io medesimo /^trattato lungamente col padre Provinciale, che ha communicati i processi formatisi contro il padre Marseglia al mio auditore, h� trovato che questo h� non solo voluto sollevare alcuni altri padri dell'ordine, perch� impedissero la riforma che il Provinciale ha co minciato a introdurre nella religione et i novitiati, che ha il me^Tdesimo risoluto,col voto dell'ultima congregatione dei padri dell' ordine, di fare qui et in Avignone, m� che h� anco gravemente falli to in molti altri capi, come in haver,durante il suo provincialato, sollevati alcuni proprietarii,in essere stato egli medesimo tale, et in haver dopo il suo provincialato permesso che in certo monaste.^rio entrassero delle donne e mangiassero non solo in una camera a parte extra claustra monasterii, dove si reficiano le femine, m� etiamdio nel refettorio medesimo, oltre le vehementissime pretensioni, che sono contro di lui d'havere havuto commercio carnale con urna mo naca a Metz, et di qualche sortilegio, delle quali ho fatto tanto .^fmanco conto, quanto sono cose passate di molti anni et che egli � stato dopo promosso � i maggiori honori che dia l'ordine qui in Fr Francia. Per il che h� giudicato essere stato molto � proposito il levare di qui detto padre Marsilia, et ch'egli medesimo babbi voluntariamente renonciato al priorato di Soissons et che la sudetta con^/^gregatione de padri insieme col rev/do Provinciale gli babbi preser vato il godimento di tutti gli indulti e privilegii che danno le
