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Molto Ill.re Sig.or. Se bene io son'tanto sicuro dell'affetto di V. S. et di tuti di sua casa, che ne potrei far'fede ad ogn'altro, non che à me stesso: nondimeno mi è anco stato gratissimo il segno che me n'hà voluto dare con l'annuntio di buona Pasqua. Ne rendo però à V. S. et alli Signori suoi padre, madre e consorte quelle gratie che devo, ripregando à tutti loro dal Sig.re ogni bene non solo in questo tempo, ma un'longo corso di anni, et di vita felicissima. Con che salutando tutti loro caramente, me gl'offero di cuore, et raccomando. Di Roma il di 29 Marzo 1614.
Di V. S. molto Ill.re.
Zio aff.mo.
Il Card. Bellarmino.

S.r Francesco Maria Cervini.
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Al m.to ill.re Sig.or il Sig.re Francesco Maria Cervini.
Montepulciano.